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Recensione : The Queen Is Dead Volume 178 – Clap!Clap!, Giuliano Sorgini, !housebroken

Puntata che rimane in Italia, fra i lavori diClap!Clap! e Giuliano Sorgini legati assieme dal meraviglioso catalogo della Four Flies Records, per finire con un disco da Torino che ti colpisce in faccia ed è un colpo bellissimo.

Puntata che rimane in Italia, fra i lavori diClap!Clap! e Giuliano Sorgini legati assieme dal meraviglioso catalogo della Four Flies Records, per finire con un disco da Torino che ti colpisce in faccia ed è un colpo bellissimo.

CLAP! CLAP! 

Il produttore fiorentino Clap!Clap! al secolo Cristiano Crisci è uno dei più entusiasmanti creatori di musica in Italia, e il suo talento questa volta si incontra con il meraviglioso catalogo della Four Flies Records, un vero e proprio oceano di suoni pieni di stile e movimento. In questa nuova puntata della serie “Reloved” della Four Flies Records Clap!Clap! attinge dal catalogo dell’etichetta per dare nuova vita alle canzoni di Giuliano Sorgini, Oscar Rocchi, Fabio Fabor, e Enzo Minuti.

Partendo dalla base di composizioni elaborate da maestri musicali che sapevano infondere un ritmo ed un gusto speciale alle loro canzoni Clap!Clap! esce fuori dalla sua zona di comfort musicale e ci delizia con sei pezzi che sanno di tante cose con molteplici stili musicali, dal boom bap al funk, dal jazz al dub e molto altro ancora. Come fa sempre nelle sue opere Clap!Clap! plasma un universo musicale composto da ritmo e bellezza attingendo a colonne portanti musicali differenti.

Con il suo talento Cristiano va a riprendere delle gemme musicali notevoli che danno al produttore diverse possibilità, dato che al loro interno possiedono strutture ritmiche che si prestano a stili differenti. Il risultato è un dodici pollici intriso di musica lussuriosa, fresca, attuale e futuribile con un occhio al grande passato italiano dei compositori che l’hanno ispirato.

L’incontro fra Clap!Clap! e la Four Flies Records è un qualcosa che migliora canzoni che già erano ottime, e che qui acquisiscono nuova linfa e forza. La varietà qui si sposa con la bellezza, dando vita a qualcosa che può illuminare le nostre giornate.

ITALIAN LIBRARY SONGBOOK VOL.3 – GIULIANO SORGINI

Il terzo volume dell’installazione musicale “Italian Library Songbook” ci regala due pezzi di Giuliano Sorgini, uno dei più grandi compositori italiani di colonne sonore e di librerie musicali. Per capire chi è stato Giuliano Sorgini e la fondamentale importanza che riveste ancora adesso per chi ama le sonorità anni sessanta e settanta delle librerie musicali italiane, si possono citare due film dei quali fra i tanti ha composto la colonna sonora : “Zoo Folle” e  “Non si deve profanare il sonno dei morti”.

Nel catalogo della Four Flies Records, oltre a tante cose meravigliose, potrete trovare le sue composizioni, se in ambito cinematografico non riesce ad andare più in là delle collaborazioni con registi che si muovono principalmente nei generi horror o erotico, come Angelo Pannacciò, Salvatore Bugnatelli, Luigi Batzella e Guido Zurli, è per i cosiddetti “sottofondi televisivi” che Sorgini scrive le pagine più importanti della sua carriera, lavorando a documentari, inchieste, notiziari, programmi culturali e di intrattenimento per autori come Pier Paolo Pasolini, Riccardo Fellini e Mino Damato. Le sue musiche sono raffinate, accurate e trasmettono un’idea di ritmo che è ancora oggi insuperata, con quello stile che difficilmente possiamo trovare nella nostra epoca.

Le sue musiche riuscivano a completare in maniera molto precisa e puntuale l’immagine sullo schermo, specializzandosi nell’immersione nell’oscurità dell’horror italiano, come nei documentari. Giuliano Sorgini lavorava spesso con il suo amico e chitarrista Alessandro Alessandroni. La serie  “Italian Library Songbook” della Four Flies Records ha come idea quella di dare l’opportunità a produttori contemporanei di rielaborare pezzi di giganti delle librerie musicali italiane come Sorgini.

Nel primo pezzo “Right track” Clap!Clap! e la rapper giapponese Coma-Chi rielaborano un pezzo di Sorgini ed è davvero magia, dato che tutti i tasselli musicali si incasellano alla perfezione, dando vita a qualcosa di speciale. Il secondo pezzo “Awakening pt.1” è un pezzo del 1974 che Sorgini compose per un documentario sulla natura ma che non uscì mai, e che è la base di “Right track”, e rende benissimo l’idea di quanto fosse avanti questo compositore.

Il pezzo è la base della rielaborazione di Clap!Clap!, ma potrebbe benissimo essere stato composto dallo stesso produttore fiorentino, tanto è potente e moderno, sembra un beat per un pezzo hip-hop. e funziona benissimo, lo si riascolta in loop più e più volte, e regala sempre tanto piacere. Un’altra opera notevole della Four Flies Records che ci mostra che l’opera di Sorgini si sposa perfettamente con le produzioni attuali di Clap! Clap!, in un dialogo senza epoche fra produttori che hanno una certa idea del ritmo che è atemporale, e che permette il dialogo fra di loro, cosa interessantissima.

!housebroken

“Senza spegnere la luce” per Vina Records è il nuovo disco degli !housebroken, gruppo midwest emo / post rock di Torino.

Se fossimo ancora nel pieno dell’epoca dei cd, sopra questo trovereste scritto contiene : chiudere occhi per vedere meglio cosa si sta sentendo, la pozzanghera che prende il colore del tramonto dopo che ha piovuto, la fretta di sentire cosa viene, tempi dispari che ti portano in paradiso, cori che ti si schiantano dentro come in “Giugno”, la dolcezza che ti ricorda cose piacevoli mentre ne stai facendo altre che non lo sono per niente. l’odore dell’erba quando eri più piccolo, la cortesia e l’amabilità dell’asfalto cittadino, la calma, le immagini che passando dal finestrino in macchina, i silenzi e le parole, i ricordi dei silenzi e delle parole, e tanto altro.

Gli !housebroken sono un gruppo che fa musica perché ama farla, e perché soprattutto ama far passare certe emozioni fra le note, sia che queste ultime siano accompagnate da parole o no come nel caso di “Isla delfina”. Racconti di momenti, momenti di pura gioia, esplosioni e lente meditazioni, qui dentro c’è tutto questo. Musicalmente siamo nel campo midwest emo / post rock che parte dalla tradizione americana per arrivare a quella italiana, un gusto particolare che qui è nella sua forma migliore.

“Senza spegnere la luce” è un disco che fa rumore, che sprigiona amore e rabbia, bellezza e voglia di capire e di andare a fondo a cosa abbiamo dentro e fuori, continuando a muoversi sempre. Questo disco ha la non comune capacità di entusiasmare ad ogni canzone, ogni passaggio è collegato, come un organismo che respira, pensa e vive, come noi. Un piccolo capolavoro, quei dischi che rischiano di sfuggirti persi nel mare magnum della confusa discografia moderna, ma che è lì che aspetta chi vuole ancora provare emozioni, anche dolorose, per chi vuole ancora sentire.

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