“The crowned” è il nuovo disco di Ché Aimee Dorval in uscita per l’inglese Icons Creating Evil Art. Il lavoro è una carezza in un pugno, un’ottima produzione di una musicista che ha dei numeri decisamente fuori dalla media comune. Cresciuta a Toronto in una famiglia allargata dove la musica rivestiva un ruolo importante, Ché ha assorbito tantissime cose che ha saputo rielaborare e rileggere alla luce del suo grande talento.
La musicista di Toronto fa un indie pop con un tiro devastante, la sua voce spazia su tappeti sonori pieni e corposi, con suoni molto accattivanti, assai beli e con un notevole appeal commerciale e radiofonico, cosa che non guasta anzi. Bob Rock ha prodotto metà del disco e dopo la pandemia (ma c’è davvero un dopo pandemia?) Ché Aimee Dorval ha fatto il resto, e il risultato è notevole e segna un nuovo inizio per lei, e anche per una carriera che sta andando assai bene.
La ragazza ha collaborato con molti nomi ma uno in particolare indica molto chiaramente il talento e la diversità della canadese : l’altrettanto canadese Devin Townsend uno dei geni del prog metal mondiale, con il quale lei ha condiviso il gruppo Casualties Of Cool e ha collaborato anche al suo ultimo album.
Non troverete in questo lavoro del prog metal ovviamente, ma c’è tantissimo d’altro, e sopra tutte le cose un senso della musica originale e mai ovvio, e che riesce a fare musica validissima ed al contempo appetibile. In questo ultimo lavoro Ché Aimee Dorval mostra tutte le sue possibilità musicali e anche canore, dato che possiede una voce in grado di interpretare diversi tipi di musica e anche di incendiare una canzone.
La musicista canadese possiede un talento che qui viene esplorato in misura maggiore rispetto ai precedenti lavori ma c’è ancora moltissimo da scoprire e da godere. “The crowned” è un lavoro per chi ha ancora voglia si stupirsi e di farsi del bene con la musica, quella musica che va oltre i generi e che non ha confini.
Si potrebbe definirlo un disco indie tout court ma possiede quella raffinatezza pop che lo posizione al di sopra dei generi e che lo fa uscire dal quel falso senso di alternativo che a volte fa più male che bene.
Disco completo e con una marcia in più.
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