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Recensione : Bologna Violenta – Discordia

Discordia è Bologna Violenta, una persona che bestemmia come noi, ma che le sue paure le mette in musica veloce, e questo è il suo disco più bello.

Nicola Manzan è uno, se non l’unico, musicista italiano veramente originale, e che ha creato nel suo piccolo un qualcosa molto simile a John Zorn.

Discordia è il primo lavoro che crea a quattro mani con Alessandro Vagnoni, degno compare di rumore. Nicola è un musicista che vede e crea cosa dove le persone comuni vedono solo rumore. Le sue sinapsi e quindi le sue mani hanno una visione particolare e totalmente distopica rispetto alla musica comune. Qui non c’è agibilità o fruizione musicale, ma solo la pienezza e la completezza del suono. Se si dovesse trovare una stupida definizione del suono di Bologna Violenta in questo disco, poiché ogni suo lavoro è differente dal precedente e dal successivo, azzarderei un cinematic grind pop core, che significa che dovete ascoltarlo e farvi una vostra idea. Discordia è una sinfonia italiana, un incubo nella misura in cui lo è questo paese, dopo Uno Bianca del 2014, che è forse il suo migliore disco, e certamente un’opera di cui il pubblico non ha capito un emerito cazzo, l’unico tentativo riuscito di raccontare l’essenza dell’orrore dei fratelli Savi e coperture. Bologna Violenta qui suona anche, come lui stesso ammette, brani lunghi che sembrano canzoni, ma non lo sono in pieno, perché le creazioni di Nicola sono molto di più che canzoni. Sono paure, ansie, fobie, orgasmi e gioie. Addirittura questo lavoro lo vedo vicino a gruppi come i Fleshgod Apocalypse, fatte le dovute distinzioni metalliche. Discordia è Bologna Violenta, una persona che bestemmia come noi, ma che le sue paure le mette in musica veloce, e questo è il suo disco più bello.

TRACKLIST
1.Sigle di telefilm
2.Il canale dei sadici
3.Incredibile lite al supermercato
4.Un mio amico odia il prog
5.Il tempo dell’astinenza
6.Leviatano
7.Chiamala rivolta
8.L’eterna lotta tra il bene e le macchine
9.I postriboli d’oriente
10.Binario morto
11.Discordia
12.Lavoro e rapina in Mongolia
13.Il processo
14.Passetto
15.I felici animali del circo
16.Colonialismo

LINE-UP
Nicola Manzan – Chitarra, violino, viola, violoncello, sintetizzatori, programmazione.
Alessandro Vagnoni – Batteria, basso.

https://www.facebook.com/bolognaviolenta

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