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Recensione : Bloodtruth – Obedience

Ineccepibile technical death metal per l'esordio di questa band nata da una costola dei Fleshgod Apocalypse.

Bloodtruth – Obedience

La scena estrema nostrana, mai come in questi ultimi tempi così viva e colma di band dalle indubbie qualità, raccoglie tra le proprie fila gruppi per tutti i gusti, dal black al death passando per il grind ed i suoni core: il bello è che, in qualsiasi genere posiate le vostre orecchie, troverete album notevoli e musicisti preparati, insomma una manna per i fan del metal estremo i quali, senza andare per forza oltre confine, hanno di che crogiolarsi in questa marea di suoni.

Nati da una costola dei Fleshgod Apocalypse e con all’attivo un demo, i Bloodtruth licenziano il primo full-length sotto l’ala della Unique Leader Records, etichetta specializzata nel death metal, confezionando un prodotto veramente competitivo, che vola sulle ali di un death tecnico di indubbio valore.
Con una copertina bellissima ed una produzione sontuosa, Obedience non ha nulla da invidiare alle produzioni straniere, andandosela a giocare alla alla pari anche con le più quotate band nostrane (Hour Of Penance) complice una tecnica invidiabile, un impatto folgorante e le atmosfere create dai canti gregoriani che aggiungono un tocco mistico ad un songwriting già di per sé ottimo; i testi anticlericali fanno il resto, rivelandosi una denuncia nei confronti di una chiesa colpevole di crimini e spargimenti di sangue in tutto il mondo da ormai due millenni.
La sezione ritmica brilla con la mitraglia umana Giacomo Torti ed il suo compare di massacro Riccardo Rogari, bestiali in tutto il lavoro, così come tecnicissima è la sei corde che, in mano a Stefano Rossi Ciucci, diventa una macchina spara riff entusiasmante ed impreziosisce i brani con solos al fulmicotone.
Un monaco rinchiuso in una cella da decine d’anni, votato all’oscurità, in preda alla pazzia lascia che la fede abbandoni la sua anima per chiudersi nella disperazione della dannazione eterna, e le sue urla in preda al delirio sono il growl del vocalist Luigi Valenti.
Dieci brani per mezz’ora di musica estrema sopra la media sono l’ennesima conferma di una scena italiana sugli scudi, che regala agli aficionados un’altra super band, con buona pace di chi snobba la realtà musicale underground.

Tracklist:
1. Subvenite
2. Surrounded by Blind Bigots
3. Throes of Death
4. Suppurating of Deception
5. Coerced to Serve
6. Quench Your Thirst
7. Summoning the Heretics
8. Foresworn
9. March of the Fools
10. Obedience

Line-up:
Stefano Rossi Ciucci – Guitars
Riccardo Rogari – Bass
Giacomo Torti – Drums
Luigi Valenti – Vocals

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