I vicoli della mia città, conosciuti in tutto il mondo, sono intricatissimi, un labirinto di stradine imprigionate in mezzo alle case a due passi dal mare, dove è un attimo perdersi e dove qualcosa sfugge anche a chi nella “Superba” ci è nato.
In campo musicale la scena genovese è come i suoi vicoli, specialmente quella metal, nascosta molte volte e poco considerata da una città da sempre poco incline a suoni che vadano più in là del rock cantautorale del grande De Andrè o ai suoni indie pop politically correct.
Wormholedeath, etichetta nostrana, che in quanto a gruppi underground non sbaglia un colpo da un bel po’, ci propone il secondo lavoro degli Ashes To Ashes, gruppo nato sotto la Lanterna intorno al 2010 e con un primo lavoro addirittura registrato negli States un paio di anni fa dal titolo Borderline.
Una gradita sorpresa Urania, album composto da undici tracce di piacevole alternative metal, che gira intorno alla deliziosa voce della talentuosa cantante Marta “Polverina” Vassallo, dal tono melodicissimo e dall’appeal pop, che contrasta la vena hard rock alternative del sound creato dal gruppo.
Ne esce un’ottima e gradevole musica che sconfina e accoglie sfumature da più generi, aggrappandosi ad un unico filo conduttore, senza uscire troppo dal seminato, mantenendo un approccio molto raffinato.
Attenzione però, le chitarre graffiano, il groove a tratti è tosto ed appesantisce l’atmosfera che la voce e splendidi inserti elettronici, dal piglio dark pop mantengono in un contesto di elegante rock alternativo.
Sotto brani all’apparenza facili e molto orecchiabili c’è un grande lavoro ritmico (Paolo “Pol” Di Lorenzo alle pelli e Stefano Anentodio al basso) e le chitarre non da meno si fanno apprezzare sia quando accompagnano songs lineari e dall’impatto melodico esagerato, sia quando alzano il tasso di elettricità per regalarci ottime parti metalliche (Paolo Schiavi e Enrico “Wuky” Cabona ).
L’album parte alla grande con due brani stupendi come Popular e Nymph, e si evince da subito l’ottima proposta del gruppo: sei corde robuste, elettronica che addolcisce le canzoni, accompagnate dalla stupenda voce della vocalist, impegnata ad ipnotizzare l’ascoltatore.
Il tono drammatico di Nymph, viene leggermente stemperato dall’alternative Naked, mentre le note dei tasti d’avorio ci introducono alla superlativa Once Upon A Time, roboante (nelle ritmiche) brano preso direttamente dall’alternative a cavallo del millennio.
Si viaggia su queste coordinate fino alla fine, ancora ottimo rock/metal con la modern metal A Thousand Pieces e straordinario risulta il death metal melodico della top song del lavoro (a mio modesto parere) Mother Of Grace, esempio di cosa sappia fare il gruppo genovese quando affila le armi.
Senza banalizzare il tutto con esempi e influenze che lasciano il tempo che trovano, il sound degli Ashes To Ashes convince, estrapolando il meglio che l’alternative ha regalato in questi anni, non dimenticando un certo gusto per il dark rock e l’energia del metal, e ce n’è in abbondanza per piacere ad un bel numero di attenti fruitori di musica senza barriere alcune.
Tracklist:
1.Popular
2.Nymph
3.Naked
4.Once Upon A Time
5.The Forgiveness Song
6.A Thousand Pieces
7.Birds In A Cage
8.Path In The Dark
9.Wallace Hartley
10.Mother Of Grace
11.Just Daydreaming
Line-up:
Marta “Polverina” Vassallo – Vocals, growl, keyboards
Paolo Schiavi – Lead Guitar
Enrico “Wuky” Cabona – Guitar
Paolo “Pol” Di Lorenzo – Drums
Stefano Anentodio – Bass
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