Ambizioso e riuscito debutto discografico per gli svedesi Änterbila, gruppo che propone un black metal classico con molti elementi folk, con la giusta miscela fra aggressività e melodia.
Il lavoro narra delle lotte politiche e militari fra il sedicesimo e il diciottesimo secolo in Svezia, che sono i secoli più importanti per la formazione della nazione scandinava che consociamo.
La Svezia è vista comunemente come una nazione pacifica, con un’ottima politica verso i suoi cittadini, ma se allunghiamo lo sguardo a qualche secolo fa era un territorio con tantissime lotte intestine che si sono sopite, ma che covano sotto la cenere.
Lo stile musicale del gruppo qui al suo debutto è un black metal di stampo svedese molto classico e ben suonato, con elementi di folk più nella composizione che nella strumentazione nel corso del disco ci sono anche elementi classici come il violino ed il pianoforte che arricchiscono il suono e lo rendono maggiormente classico, il tutto composto molto bene. La volontà di questi svedesi di essere epici, delicati e brutali allo stesso tempo riesce benissimo nella realtà, dato che il debutto è un disco di grande valore e che si fa ascoltare molto bene, avendo molti punti di interesse.
La descrizione delle lotte svedesi si sposa molto bene con un black metal melodico e molto vicino al folk, con intarsi classici. La ricchezza di questo black metal rende gli Änterbila un gruppo molto interessante e dalle grandi potenzialità che vengono mostrate già in questo debutto.
La classicità del loro black metal si accompagna molto bene alla loro narrazione, e tutto il disco possiede un incedere epico ben sottolineato dalla produzione sempre ben bilanciata ed attenta. Un ottimo debutto che piacerà a molti palati metallici differenti.
Un debutto che si fa risentire molte volte, e non è scontato per un disco black metal.