Ancient Dome – Cosmic Gateway To Infinity

Gli Ancient Dome con la loro ultima fatica si confermano una delle migliori thrash band italiane.

Ancient Dome – Cosmic Gateway To Infinity

Nuova fatica sulla lunga distanza per i thrashers nostrani Ancient Dome, ormai un’istituzione del metal nazionale, con il debutto risalente ad una decina di anni fa e giunto con questo al terzo full-length dopo “Human Key” del 2009 e “Perception Of This World” l’anno dopo.

Nel frattempo sono intervenuti molti cambiamenti in seno alla line-up (della formazione originale è rimasto solo il buon Paolo “Pol” Porro) ed in un songwriting che, negli anni, è cresciuto in modo esponenziale fino ad arrivare a questo gioiellino di metallo incendiario, dove il thrash classico della band si contorna di ottime parti melodiche e di uno spirito più heavy e progressivo, dando risalto alle indubbie capacità tecniche della band varesina.
Il concept scientifico e spaziale affrontato in questo album fa il resto, la band in piena forma stende tutti con cavalcate metalliche elettrizzanti, ottime parti dove l’anima aggressiva esce in tutta la sua potenza e sorprendenti parti più ragionate e tecnicamente ben eseguite, che consegnano agli appassionati una band matura che si lascia definitivamente alle spalle i cliché tipici del genere per approdare a qualcosa di più evoluto e, a suo modo, originale.
Per chi si fosse perso i vari avvicendamenti che hanno caratterizzato la band in questi anni ricordo che, oltre al già citato Porro, che forma un’accoppiata di asce spettacolare insieme ad Alessandro Fontana, troviamo alle vocals il bravissimo Gerardo De Feo, protagonista di una prova sopra le righe.
Completano la squadra di astronauti in viaggio nello spazio più profondo Davide Bianchi al basso e Giorgio Alberti alla batteria, i quali costituiscono una sezione ritmica dalla potenza devastante, ma che sa essere tecnicamente ineccepibile nelle parti più intricate del lavoro.
Riff taglienti, parti velocissime, ottimi anthem e cavalcate heavy/thrash eccellenti, fanno di questo lavoro una chicca per gli amanti del genere, travolti da ottime songs come N.I.F., A Sea Of Stars e Colonizing Asteroids, dove potenza e melodia convivono in un’orgia di ritmiche aggressive e solos ipermelodici, confermando l’ottima forma del gruppo che entra di diritto nel gotha del metal nazionale, lasciando ad altri i paragoni con le band storiche del genere e candidandosi tra i punti di riferimento del thrash metal dello stivale.

Tracklist:
1. N.I.F. (New Interstellar Force)
2. … Hyperspace
3. A Sea of Stars
4. Cosmic Gateway to Infinity
5. Colonizing Asteroids
6. Nebuloid
7. Dead Zone
8. Empire of Lies

Line-up:
Gerardo “Jerry” De Feo – Vocals
Paolo “Pol” Porro – Guitars
Alessandro “Ale” Fontana – Guitars
Davide “White” Bianchi – Bass
Giorgio “Joe” Alberti – Drums

ANCIENT DOME – Facebook

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

ZAKO – I

Durante una trasferta in Toscana per motivi familiari, per chi vi scrive si è presentata una splendida opportunità: quella di vedere in azione, per la prima volta dal vivo, i leggendari Fuzztones in concerto a un’oretta d’auto di distanza da dove (temporaneamente) alloggiava. Colto l’attimo,

THEE HEADCOATS – IRREGULARIS (THE GREAT HIATUS)

Neanche il tempo di recensire l’album-raccolta “Failure not success” (pubblicato col moniker Wild Billy Childish & CTMF) che arriva subito un altro Lp, nel 2023, firmato dallo stacanovista inglese Billy Childish, poliedrico menestrello di culto, che per questa release ha riesumato gli Headcoats, che tornano

I miserabili di Ladj Ly

I miserabili di Ladj Ly

Dedicato a chi è d’accordo con la frase di Hugo che chiude la pellicola: “Amici miei, tenete a mente questo: non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”.