An Handful Of Dust – Map Of Scars

In "Map Of Scars" troverete più di uno spunto che, con la giusta attenzione, vi porterà a confrontare il gruppo nostrano con le band dedite al metal più maturo e accompagnato da un animo progressivo, dal gusto assolutamente moderno e suonato e cantato egregiamente.

An Handful Of Dust – Map Of Scars

Tornano con Map of Scars, Ep autoprodotto di quattro brani, gli udinesi An Handful Of Dust, autori di un notevole alternative metal che poggia le sue fondamenta sul thrash, moderno, vario, drammatico e melanconico, tragico, colmo di melodia e soprattutto, ottimamente interpretato da una band che qualcheanno fa aveva già mostrato le sue potenzialità, per poi fermarsi causa defezioni ed aggiustamenti di line up.

Gli An Handful Of Dust nascono infatti all’inizio del nuovo millennio e nel 2007 licenziano il primo album, “I’ll Show You My Fear”, che porta la band in tour fuori dalla propria regione e procura un contratto con la Rising Force Records, che immette sul mercato il secondo full length, “Nu Emotional Injection” (2011) prodotto e mixato da Frank Andiver dei Labyrinth e affidato alle mani di Mika Jussila (Nightwish, Sonata Arctica, Sentenced, Moonspell) per la masterizzazione ai famosi Finnvox su in Finlandia.
Ancora qualche aggiustamento di line up e finalmente quattro nuovi brani sono pronti, riconsegnandoci una band in splendida forma e autrice di una musica, di non facile assimilazione e per questo ancor più affascinante, che si rivela un ottimo esempio di metal alternativo in linea con le produzioni degli ultimi vent’anni ma ugualmente personale.
Tanta melodia, per niente scontata, alternative, thrash e accenni più estremi che vorticosamente si avvolgono tra di loro, solos dal sapore tooliano, scariche di adrenalina ritmica thrash/core e vocals che tra clean e growl si allontanano, comunque, dai soliti cliché a cui ci hanno abituato le boy band del metal più cool, è tutto ciò che si trova tra i solchi delle varie In The Nightdrive Shade, Our Frail Connection, Don’t Walk Away e la splendida Intensive Care Unit; in Map Of Scars troverete più di uno spunto che, con la giusta attenzione, vi porterà a confrontare il gruppo nostrano con le band dedite al metal più maturo e accompagnato da un animo progressivo, dal gusto assolutamente moderno e suonato e cantato egregiamente.

Tracklist:
1.In The Nightdrive Shade
2.Our frail Connection
3.Don’t Walk Away
4.Intensive care Unit

Line-up:
Gianluca Gobbi – bass
Nicolas Pezzetta – guitars
Giovanni Valente – guitars
Christian Di Lenardo – drums
Mauro Forgiarini – vocals

AN HANDFUL OF DUST

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

THEE HEADCOATS – IRREGULARIS (THE GREAT HIATUS)

Neanche il tempo di recensire l’album-raccolta “Failure not success” (pubblicato col moniker Wild Billy Childish & CTMF) che arriva subito un altro Lp, nel 2023, firmato dallo stacanovista inglese Billy Childish, poliedrico menestrello di culto, che per questa release ha riesumato gli Headcoats, che tornano

I miserabili di Ladj Ly

I miserabili di Ladj Ly

Dedicato a chi è d’accordo con la frase di Hugo che chiude la pellicola: “Amici miei, tenete a mente questo: non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”.

Death Mantra For Lazarus – DMFL

Sussurri musicali dettati da una grande tecnica musicale accompagnata da una capacità compositiva superiore, per un lavoro tutto da ascoltare, scoprire ed amare, per chi ama immergersi nella dolce tempesta dei Death Mantra For Lazarus.

AA VV – BOMB YOUR BRAIN Vol. 2

Secondo capitolo per la compilation “Bomb Your Brain“, ancora una volta concepita e pubblicata, sempre in cinquecento copie, dalla piccola e coraggiosa etichetta indipendente francese Pigmé Records. Stessa formula del primo volume, una succosa e urticante raccolta (a questo giro con la didascalia che recita: