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Recensione : Ali’ – La Rivoluzione Nel Monolocale

Classe 1978, cantautore siciliano indolente e fantastico, da qualche parte tra i National e Paolo Conte sdraiato su di un prato della Trinacria. Questo è il suo primo disco, prodotto da Lorenzo Urciullo, già alle prese con i Colapesce e gli Albanopower.

La Rivoluzione Nel Monolocale è un piccolo affresco, un diario di viaggio dei sentimenti che appartengono alla nostra era, fatta di spread, precariato ed amori fragili come noi. Ali’, che è poi il suo cognome e di nome fa Stefano, è un cantante dolce e caldo, che ci porta in un dorato sentiero fatto di disillusione, e di consapevolezza che le uniche cose che contano non sono quelle che si comprano. Un altro tema centrale della sua poetica è l’amore, raccontato in maniera molto personale ed originale. Si potrebbe dire che Ali’ sia un cantautore dei nostri tempi ed altre inutili facezie, ma alla fine Stefano è un ragazzo come tanti altri, con talento e con un retroterra di ottimi ascolti. Ali’ ci descrive bene soprattutto il senso di inadeguatezza che abbiamo insito in noi, che monta quando ci prendiamo un aperitivo od osserviamo gli altri, o meglio ancora i salvati come direbbe Verga, un altro siciliano che ne sapeva assai. Nove brani inediti ed una cover di Paolo Conte Il Miglior Sorriso Della Mia Faccia, che la dice lunga sulla cifra stilistica di Ali’. Ottimo esordio.

Tracklist:
1.Armata fino ai denti
2.Per la gioia di Woodoo
3.Le nostre bocche incollate
4.Maggio
5.Cash
6.Continuare a vendere oro
7.New York
8.Il miglior sorriso della mia faccia
9.Roulette
10.Racconti di Viaggi

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