Un disco granitico e che fotografa perfettamente cosa siano gli Agnostic Front nel 2025.
Gli Agnostic Front sono il gruppo hardcore metal, vengono dalle strade del Lower East Side e sono in giro a far casino dal 1982, quando Trump festeggia la sua carriera di palazzinaro con la costruzione della Trump Tower a New York, ma questa è un’altra storia. Per chi non li conoscesse ancora gli Agnostic Front sono stati uno dei gruppi a dare vita all’hardcore metal che è diventato il New York City Hardcore, con i concerti di domenica presto perché erano tutti giovani e ne parlano in questo disco con “Sunday matinee”. Questo disco si intitola “Echoes of eternity”, esce per Reigning Phoenix Music ed è uno dei migliori della lunga discografia del gruppo.
Questo disco a partire dal titolo e dalla bellissima copertina della Hellgate Industries di Ernie Parada veicola un messaggio importante in una fase cruciale della storia degli Stati Uniti; la nazione sta bruciando imprigionata in una polarizzazione che sta toccando i suoi massimi storici, nello stesso momento in cui si stanno ridisegnando gli assetti della geopolitica mondiale e il ruolo dell’impero a stelle a strisce sta mutando e anche in fretta.
Tutto ciò il gruppo newyorchese lo descrive dalla strada come ha sempre fatto, parlando di temi come guerra, crisi economica e anche temi personali. Ascoltando il disco si percepisce chiaramente come gli Agnostic Front non amino rimanere nella zona di comfort, nel senso che avrebbero potuto fare sempre lo stesso disco mentre invece in questo spingono decisamente sull’acceleratore, infatti “Echoes of eternity” è uno dei dischi più veloci, cattivi ed incisivi della loro discografia.
Le quindici tracce sono quindici calci nel culo, prodotti benissimo da Mike Dijan, che riesce a cogliere perfettamente il suono attuale di un gruppo che ha forgiato un suono che è una bandiera di rumore in tanti parti del mondo. Questo nuovo episodio discografico ci riporta un gruppo al suo massimo, Vinnie Stigma è in forma smagliante come Roger Miret e tutto il resto del gruppo marcia perfettamente, infatti il disco funziona benissimo. Come spesso si capisce troppo tardi, l’idea preconcetta che abbiamo degli statunitensi è spesso sbagliata, dato che pensiamo che siano tutti uguali mentre invece ci sono molte sfumature, e tante di esse vengono mostrate in questo disco.
La vita nella vecchia terra dei sogni è assi dura, forse più dura che in altre parti del mondo, e gli Agnostic Front ce la mostrano dal basso, attraverso il filtro dell’hardcore metal. Difficilmente un gruppo così, dopo una carriera straordinaria, riesce a concepire un disco così fresco e potente, ma gli Agnostic Front qui vanno anche oltre questo già notevole risultato, mostrando ancora la strada da percorrere se si vuole competere nell’hardcore metal.
Cosa ancora più importante, questo disco è divertente, cattivo e immagine di una comunità mondiale dall’inizio alla fine. Notevoli più del solito gli assoli di chitarra, frutto di una visione musicale che continua ad evolversi nel corso degli anni, senza mai appiattirsi.
Ottima presenza in “Matter of life and death” di un certo Darryl “DMC” McDaniels, un altro che qualche cosa l’ha vista e fatta negli anni. Un disco granitico e che fotografa perfettamente cosa siano gli Agnostic Front nel 2025.
Per promuovere il disco gli Agnostic Front si metteranno per strada con Strung Out e Murphy’s Law, così per dire.
Agnostic Front Echoes of eternity
Agnostic Front Echoes of eternity Tracklist
01. Way Of War
02. You Say
03. Matter Of Life & Death
04. Tears For Everyone
05. Divided
06. Sunday Matinee
07. I Can’t Win
08. Turn Up The Volume
09. Art Of Silence
10. Shots Fired
11. Hell To Pay
12. Evolution Of Madness
13. Skip The Trial
14. Obey
15. Eyes Open Wide
Concerti Agnostic Front
11 Feb 2026 – Agnostic Front + Wisdom In Chains + Raw Brigade @ Paderno Dugnano (MI)
12 Feb 2026 – Agnostic Front + Wisdom In Chains + Raw Brigade @ Roncade (TV)
