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Recensione : Agharti – Change

"Change" si va a collocare, stilisticamente, nel versante più commerciale del genere, sulla scia di Lacuna Coil ed Evanescence, e se la cosa di per sé potrebbe apparire come una carenza di personalità, in realtà ci dice molto delle ambizioni che muovono questi ragazzi croati

Agharti – Change

Una nuova band tenta di crearsi un proprio spazio nell’affollato panorama del gothic metal “female fronted”: oggi è il turno dei croati Agharti con il loro album d’esordio Change.

Di norma, da uscite catalogabili in questo filone stilistico è lecito non attendersi particolari variazioni sul tema rispetto a quanto già sentito in passato, e Change non fa certo eccezione, eppure ci sono molteplici motivi di interesse per avvicinarsi a questo lavoro con la necessaria attenzione.
Intanto, raramente capita di ascoltare una prima uscita priva di sbavature sotto tutti gli aspetti: una buona produzione, un utilizzo bilanciato degli strumenti e, soprattutto, una prestazione vocale sobria quanto efficace da parte della brava e bella Tina, così come è apprezzabile anche la misura del chitarrista Alen nel punteggiare le diverse fasi del disco con le proprie backing vocals, ora pulite pur se aggressive, ora con un growl mai troppo invadente.
Change si va a collocare, stilisticamente, nel versante più commerciale del genere, sulla scia di Lacuna Coil ed Evanescence, e se la cosa di per sé potrebbe apparire come una carenza di personalità, in realtà ci dice molto delle ambizioni che muovono questi ragazzi croati i quali, evidentemente, ritengono (a ragione) d’avere tutte le carte in regola per puntare a qualcosa in più di una fama circoscritta a pochi ma fedeli appassionati.
E’ chiaro che per raggiungere il livello delle band succitate manca ancora qualcosina: il disco funziona molto bene nella sua prima parte, con due brani splendidi come Away From Here e Fallen a spiccare sugli altri, ma tende un po’ ad appiattirsi, perdendo profondità, nella sua fasce discendente, anche se gli Agharti concedono un ultimo colpo di coda con le affascinanti melodie di Words Unspoken.
Complessivamente Change è, dunque, un buonissimo disco ma, al di là del suo esito immediato, è sulle prospettive di affermazione degli Agharti che mi sentirei di scommettere qualche manciata di euro: non mi stupirei affatto, in un prossimo futuro, di ritrovare il sestetto croato collocato su posizioni di ben altro rilievo.

Tracklist :
01 The Voice of Freedom
02 The Sky is Falling
03 Lost
04 Away from Here
05 Fallen
06 End of your Domination
07 The Voice of Compassion
08 Mendacity
09 Rise Again
10 Words Unspoken
11 To a Friend
12 Awaken
13 The Voice of Change

Line-up :
Tina Bukić – vocals
Alen Mršić – guitars, backing vocals
Filip Pohanić – guitars
Ivana Mrduljaš – keyboards, backing vocals
Hrvoje Grubač – bass guitar
Marko Duspara – drums

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