iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : A.c.o.d – Ii The Maelstrom

Siamo nel metal estremo dove non c'è spazio per suoni old school, la musica dei nostri è un buon connubio tra Machine Head e Chimaira, reso ancora più feroce da un'overdose di Death/Black che rende il tutto apocalittico, epico e devastante.

A.c.o.d – Ii The Maelstrom

Una devastante prova di forza, un uragano sonoro che racchiude in se Death, Thrash moderno e pochi ma precisi richiami al black metal.

Loro sono i marsigliesi Acod, feroci guerrieri estremi transalpini al terzo lavoro sulla lunga distanza.
Nato una decina d’anni fa, il gruppo ha esordito nel 2009 con Point Zero, primo sferragliante lavoro bissato da First Earth Poison due anni dopo e dall’ep Another Path… dello scorso anno.
Per II The Maelstrom si sono affidati ai Darth Mader Studios di Logan Mader in quel di Los Angeles, con Damien Rainaud a curarne la masterizzazione come già accaduto con il precedente ep.
L’album è un concentrato di metal estremo massacrante, un bombardamento sonoro senza soluzione di continuità, velocità e potenza estrema per un risultato che sfiora l’armageddon, brutale e feroce, ci consegna una band monumentale sotto l’aspetto dell’impatto.
Molto americani nella struttura del songwriting, gli Acod non mostrano cedimenti, il loro assalto è portato alla distruzione totale a colpi di Death/thrash, magari un pò monocorde nel suo incedere, ma dal sicuro effetto, specialmente in sede live.
Cinquantadue minuti, forse un pò troppi per assorbire un molosso del genere, su cui spiccano i due ospiti: Björn ‘Speed’ Strid dei Soilwork sulla devastante Ghost Memories( uno dei brani più riusciti dell’intero lavoro) e Shawter, vocalist degli Industrial metal Dagoba(Unleash The Fools), che ne ha curato, registrazione e produzione ai The Eagle Black studios.
Ritmiche debordanti, dal groove micidiale e dalla forza d’urto di un ciclone, accompagnano metalliche scudisciate estreme, le vocals da tregenda annunciano l’apocalisse ed il suono estremo dei nostri convince, nel suo brutale assalto dove le chitarre tracimano riff lancinanti e selvaggi su esempi di grondante metallo nero come Way of death, Words of war, Cold e la conclusiva e spettacolare To The Maelstrom.
Siamo nel metal estremo dove non c’è spazio per suoni old school, la musica dei nostri è un buon connubio tra Machine Head e Chimaira, reso ancora più feroce da un’overdose di Death/Black che rende il tutto apocalittico, epico e devastante, una mazzata consigliata agli amanti del genere.

Tracklist:
1.Another path
2.Way of death
3.Abuse me
4.Ghost memories (feat Björn ‘Speed’ Strid (nuclear blast))
5.Words of war
6.Black wings
7.Rise
8.Cold
9.Death breath
10.Unleash the fools (feat shawter from DAGOBA)
11.Fallen
12.Crimson
13.To the maelstrom

Line-up:
FRED: vocals
CHRIS: guitar
J.B: guitar
JEROME: bass
RAF: drums

ACOD – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta