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Recensione : Crimson Day – Order Of The Shadows

Order Of The Shadows nella sua totalità, risulta una prima opera riuscita, la band ha grosse potenzialità a livello tecnico e le sfrutta senza perdere di vista la forma canzone, sicuramente un gruppo da non ignorare se si è amanti dell'heavy metal classico.

Crimson Day – Order Of The Shadows

Dalla terra dei mille laghi giunge a noi questo buon esempio di heavy metal old school, licenziato dalla Iron Shield Records.

I Crimson Day, fondati a Tampere un paio di anni fa e con un ep alle spalle, arrivano all’esordio sulla lunga distanza con questo Order Of The Shadows, una cascata di suoni heavy metal vecchia scuola, che prende spunto sia dalla new wave of british heavy metal, che dalla corrente metallica d’oltreoceano, facendo proprie della seconda, le atmosfere oscure e le ottime cavalcate dell’u.s. metal più classico.
Molto bravi i musicisti coinvolti nel progetto, iniziando dal guitar hero Ari Balzar, un diavolo con la sei corde, dallo stile che richiama lo shredding, ma comunque sempre al servizio di brani dall’alto potenziale metallico.
Sono della partita il vocalist Valtteri Heiskanen, singer dall’ugola perfetta per il genere proposto, l’ottimo chitarrista ritmico Jesse Liukkonen e la sezione ritmica composta dal duo Jesse Kämäräinen (basso) e Tuomas Lesonen (batteria) che vanno a comporre un combo amalgamato e tecnicissimo.
Order Of The Shadows è composto da undici brani di heavy metal incendiario, le songs mantengono una qualità medio alta, anche se non mancano momenti davvero esaltanti e altri un po’ più ordinari, le atmosfere si assestano su sfumature oscure e drammatiche, il lavoro ritmico sui brani è di alto livello e la prova di Balzar, sorprende per bravura e l’alta emozionalità che dona hai suoi interventi solistici.
Molti dei brani sono strutturati come il metal old style vuole, inizio pacato e crescendo che esplode in fiammate metalliche notevoli, anche se l’avvio è di quelli devastanti, con le veloci e potenti Stormborn, And Then Came Death e SandStalker a scaldare gli animi dei true metallers.
La titletrack giunge a noi portandoci il primo brano top del lavoro, un crescendo maideniano che esplode in una u.s power metal song, che a tratti ricorda la tragica oscurità dei primi Iced Earth, mentre Lies About Paradise torna a solcare territori ottantiani.
Nella seconda parte dell’album le songs perdono un po’ di verve, rimangono da segnalare l’ottima e varia Fatal Destination, tra Iced Earth e Metal Church e la conclusiva The Gathering, heavy power metal song dal taglio epico , che chiude al meglio l’album.
Order Of The Shadows nella sua totalità, risulta una prima opera riuscita, la band ha grosse potenzialità a livello tecnico e le sfrutta senza perdere di vista la forma canzone, sicuramente un gruppo da non ignorare soprattutto se si è amanti dell’heavy metal classico.

Tracklist:
1. Enter the Order
2. Stormborn
3. And Then Came Death
4. Sandstalker
5. Order of the Shadows
6. Lies About Paradise
7. Far from Serenity
8. Burning Redemption
9. Fatal Destination
10. Blessed Be Thy Hate
11. The Gathering

Line-up:
Valtteri Heiskanen – Vocals
Ari Balzar – Guitars
Jesse Liukkonen – Guitars
Jesse Kämäräinen – Bass
Tuomas Lesonen – Drums

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