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Recensione : A Tear Beyond – Maze Of Antipodes

Band dalle potenzialità enormi, A Tear Beyond sono consigliati agli amanti del genere, i quali non devono neppure farseli sfuggire dal vivo dove le atmosfere di quest'opera vengono splendidamente riprodotte.

Era appena arrivata la primavera, quando in quel di Romagnano, nel locale chiamato Rock’n’roll Arena, vidi questi ragazzi di Vicenza scaldare alla grande il pubblico accorso nel locale per assistere alla calata italica dei vampiri lusitani Moonspell, accompagnati dai mastodontici greci Septic Flesh.

Mica pizza e fichi aprire per cotanta nobiltà metallica, eppure, come raramente mi è successo, il gruppo veneto mi entusiasmò, sia per la musica prodotta, di cui andrò spiegarvi ma, soprattutto, per la presenza scenica, davvero sopra le righe, con un vero e proprio spettacolo teatrale coinvolgente, tra maschere, candele, giocolieri, con un frontman dalla personalità debordante ed autentico mattatore della performance del gruppo.
Gli A Tear Beyond nascono a Vicenza nel 2008, Maze Of Antipodes è il secondo lavoro, uscito per la nostrana House Of Ashes, successore del debutto “Beyond” pubblicato ormai tre anni fa.
Poco più di mezz’ora immersi in un’atmosfera dalle ombreggiature gothic-dark, sapientemente indurite da iniezioni metal/industrial alla Rammstein, sconvolte da bellissime parti sinfoniche e da una teatralità drammatica che in alcuni casi richiama la scuola tedesca e immaginari specchi di un carnevale veneziano, con i suoi misteri e le sue tragedie.
Un album emozionale e maturo che accompagna la band nel suo vero habitat, il palcoscenico, dove i musicisti danno il loro meglio, pur vivendo di una sua vita, consumata all’ombra di un tendone, dietro una maschera, tra la polvere del palco e l’applauso, prima timido, poi entusiasta degli astanti.
Inutile negarlo, anche sul disco la bravura e l’enorme personalità del cantante Claude Arcano primeggia, anche se è tutto il gruppo che si rende protagonista di una prova molto professionale, dall’alto contenuto dark/gothic, tanto da non essere poi così distante dai maestri Moonspell, per esempio, ormai una band che sa far divertire dal vivo ma che ha completamente perso la carica emozionale dei primi lavori, cosa che invece gli A Tear Beyond hanno da vendere.
Uno più bello dell’altro, i brani si susseguono con questa splendida vena drammatica che cresce col passare dei minuti e regala perle gotico/elettrosinfoniche come Flies and Ravens, Forgiveness ed il capolavoro The Color of Sky and Earth.
Band dalle potenzialità enormi, gli A Tear Beyond sono consigliati agli amanti del genere, i quali non devono neppure farseli sfuggire dal vivo dove le atmosfere di quest’opera vengono splendidamente riprodotte.

Tracklist:
1. Dash into the Maze
2. Flies and Ravens
3. Forgiveness
4. The Human Zoo
5. The Colors of Sky and Earth
6. Behind the Curtains I’m Dying (Opium)
7. Absinthe’s Dirge (Requiem Bonus)

Line-up:
Vendra – Drums
Undesc – Guitars
Cance – Bass
Ian – Guitars
Claude Arcano – Vocals
Phil – Keyboards, Orchestration

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