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Recensione : The Hole – A Monument To The End Of The World

La colonna sonora della fine del mondo? Eccovi "A Monument To The End Of The World ", il devastante esordio degli spagnoli The Hole.

The Hole – A Monument To The End Of The World

La colonna sonora della fine del mondo? Certo che l’ultimo album degli spagnoli The Hole ci va molto vicino, almeno per quanto riguarda l’ipotetica versione death/thrash di quella che potrebbe essere la musica dell’apocalisse.

La band delle isole Canarie, che ha composto un disco suonato a ritmi vertiginosi e dall’impatto simile a quello di una meteora sul nostro ormai agonizzante pianeta, è attiva dal 2010 ed è formata da musicisti con esperienze più o meno importanti nella scena spagnola che imprimono al lavoro una grande personalità ed un buon bagaglio tecnico.
L’esordio intitolato A Monument To The End Of The World, licenziato dalla etichetta di Tenerife Necromance Records, è un bellissimo album dove l’estremo è nobilitato da un lotto di brani freschi ed entusiasmanti, un bombardamento di thrash metal che prende spunto sia dalla scuola statunitense sia da quella europea, dopato da iniezioni di death che fanno vacillare ogni nostra resistenza, ed ecco allora che parlare di un ottimo connubio tra Exodus e Testament da una parte e Kreator dall’altra non è utopia.
Guerre a sfondo religioso, multinazionali tiranniche, virus che infettano le popolazioni, banche ingorde e odio razziale portano la terra verso la definitiva estinzione, e la colonna sonora di questo sfacelo non può che essere A Monument To The End Of The World, tre quarti d’ora circa di massacro che si apre con An Elegy for the End of Time, sorta di Intro “mistico-religiosa” che fa da preludio all’avvicendarsi di dieci bombe di metal estremo senza compromessi, da Apocalyptic Collapse a Hellride, passando per le massacranti Warrior’s Roar e Pro Patria Mori, per arrivare alla distruzione finale nell’accoppiata Harsh Time / Misanthropic Wave: un disco che è un susseguirsi di riff pesantissimi e solos dirompenti, clamorosi nell’avvicendarsi in un turbinio di potenza metallica che avvince e coinvolge ad ogni ascolto.
La produzione esalta ancor di più il sound di questo lavoro, risultando perfetta e facendo letteralmente deflagrare gli strumenti, che escono dagli speaker puliti e potenti, virtù questa che porta l’album ad essere un prodotto competitivo sotto ogni aspetto.
Gradita sorpresa, questo esordio, ulteriore conferma delle qualità mostrate di recente dalle band iberiche, che fa dei The Hole l’ennesima realtà da tenere sotto stretta osservazione negli anni a venire.

Tracklist:
1. An Elegy for the End of Time (intro)
2. Crushin’
3. Apocalyptic Collapse
4. Hellride
5. Warrior’s Roar
6. Moonlight
7. Pro Patria Mori
8. The Third Seal
9. Dark of My Soul
10. Harsh Times
11. Misanthropic Wave

Line-up:
Pablo Guerrero Espino – Guitars
Eduardo Rodríguez – Vocals, Bass
Hector Lorenzo Socorro – Drums
Ancor Ramírez Santana – Guitars (lead)

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