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Recensione : Wojtek Petricore – Flames Don’t Judge

Torna la colata lavica sonora dei Wojtek, uno dei migliori gruppi italiani di rumore e disperazione sonora. Il disco si intitola "Petricore" ed esce in vinile, digitale e cd  per un'associazione a rumoreggiare di etichette, Flames Don’t Judge, Fresh Outbreak Records, The Fucking Clinica, Dio Drone, Shove records e Violence in the Veins, e Teschio Dischi per la versione in cassetta.

Wojtek Petricore – Flames Don’t Judge

Torna la colata lavica sonora dei Wojtek, uno dei migliori gruppi italiani di rumore e disperazione sonora. Il disco si intitola “Petricore” ed esce in vinile, digitale e cd  per un’associazione a rumoreggiare di etichette, Flames Don’t Judge, Fresh Outbreak Records, The Fucking Clinica, Dio Drone, Shove records e Violence in the Veins, e Teschio Dischi per la versione in cassetta. In questa loro quarta uscita discografica il gruppo di Padova continua la loro personale esplorazione sonora di saloni immensi, polverosi e vuoti, del cuore consumato delle vite sbagliate, della serenità di avere solo la disperazione e le grida dalla nostra.

Il callo sonoro è ancora più marcato, il loro sludge doom metal continua a macinare come un aratro nei campi inferi, con un cantato di altissima qualità come tutte le composizioni. I Wojtek riescono sempre a far trovare qualcosa di interessante negli incubi dell’ascoltatore e hanno svoltato per quei lidi di nera magnificenza dove si annidano gruppi come Amen Ra, Eye Hate God, insomma si vola altissimo. “Petricore” è ammantato di rumore come di meravigliose melodie che si aprono all’improvviso generando grandissimo stupore, un pezzo come “Now that you’re gone” è un qualcosa di grandioso, il risultato in movimento di una grandissima ricerca sonora e anche interna.

Particolare e molto indicativa la scelta del titolo, petricore nella nostra lingua ha un duplice significato legato fra di essi, il primo quello del rumore della pioggia che picchia su terreni molto aridi, il secondo definisce quel particolare odore che durante e dopo la pioggia esce fuori dal terreno che non ha avuto acqua per molto tempo, un qualcosa di ancestrale che colpisce nel profondo.

Tutto ciò si riverbera nel disco, la vita come pioggia che colpisce la nostra aridità che è peggiorata dopo questi anni non facili. Sei composizioni magnificamente pesanti, che scavano dentro e fuori continuando la parabola sonora unica in un gruppo speciale.

Assai notevole il primo singolo “Giorni persi” un pezzo in italiano che rivela la loro carica emocore, per un grandissimo risultato. Il meglio dello sludge doom italiano e non solo.

Wojtek Petricore

Tracklist:
1. Hourglass 06:16
2. Dying Breed 06:07
3. Now That You Are Gone 07:59
4. Giorni Persi 03:37
5. Inertia Reings 07:02
6. Hail The Machine 08:28

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