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Witches Of Doom : Intervista

Abbiamo cercato di carpire i segreti contenuti in "Obey", bellissimo lavoro d’esordio dei romani Witches of Doom, "interrogando" il bassista Jacopo.

Abbiamo cercato di carpire i segreti contenuti in Obey, bellissimo lavoro d’esordio dei romani Witches of Doom a base di un dark/stoner molto original; per farlo è stato sottoposto ad interrogatorio da parte del sottoscritto, nelle inedite vesti di inquisitore, il bassista delle “streghe” Jacopo.

iye Ciao Jacopo, presentaci la band e raccontaci come si è formata.

Ciao, la band si è formata verso la fine del 2012, quando Federico ha deciso di dar vita ad una nuova formazione. Io mi sono unito a Federico (chitarra) e ad Andrea (batteria), e infine, dopo una lunga ricerca, abbiamo avuto la fortuna di incontrare Danilo (voce). Eric (tastiere) si è unito alla band in fase di registrazione del disco, ma è subito diventato un elemento fisso del gruppo

iye Il lavoro compositivo è distribuito su tutti i membri della band oppure c’è qualcuno tra di voi che ha scritto la maggior parte del materiale?

Generalmente i pezzi nascono da un’idea di un singolo, per lo più di Federico, ma poi vengono rielaborati e riarrangiati da tutti, e ognuno di noi da il proprio contributo alla stesura del brano.
Discorso diverso ,invece, per i testi che sono tutti scritti da Danilo.

iye Ho trovato “Obey” un lavoro straordinario, uno splendido mix di sonorità dark /rock e stoner/doom: siete soddisfatti comunque al 100% del risultato finale o cambiereste qualcosa col classico senno di poi?

Direi che siamo soddisfatti, il disco sta ricevendo ottime recensioni e un buonissimo riscontro, e noi ci divertiamo tantissimo a suonare i brani dell’album live

iye Come sono andate le cose in studio? Eravate consci, man mano che Obey prendeva forma, di aver scritto un grande album?

Noi siamo partiti con un’idea, che poi come spesso succede in studio , grazie anche ai preziosissimi consigli di Fabio Recchia, ha preso una direzione diversa. Devo dire che man mano che registravamo aumentava sempre di più l’entusiasmo per le varie tracce del disco, e quando siamo arrivati alla fase del missaggio eravamo più che eccitati.

iye Il valore della parte musicale rischia di far passare in secondo piano i testi delle canzoni: di cosa trattano ?

I testi sono tutti opera di Danilo, in generale parlano di abuso di droghe, di relazioni sbagliate, di “disincanto”.

iye Sisters of Mercy, Fields of the Nephilim, ma anche Type 0 Negative e The 69 Eyes, senza dimenticare i maestri del doom settantiano, queste sono le band che paiono aver influito maggiormente sul vostro sobgwriting, sei d’accordo su questa valutazione e, in generale, quali sono gli ascolt abituali all’interno dei Witches Of Doom ?

Sicuramente i gruppi da te citati hanno un’importante influenza nel nostro songwriting, a questi aggiungerei sicuramente i Black Sabbath, ma anche The Cult, Danzig, Down, The Doors.
Per quanto riguarda i nostri ascolti abituali,devo dire che ognuno di noi ha i propri gusti personali; io sono cresciuto con il trash metal, ma ora ascolto di tutto, dal rock classico alla new wave, passando per il blues e il jazz, e, da bassista ,adoro anche il funk

iye Nonostante quanto detto a livello di influenze, resta il vostro un un approccio molto personale e alquanto originale alla materia; non avete timore di risultare troppo dark per i fan del metal e viceversa ?

Sinceramente non ci pensiamo, quello che a noi interessa è il divertimento che abbiamo nel comporre e poi nel suonare dal vivo i nostri brani. “Obey” per alcuni può risultare un po’ eterogeneo, ma è proprio quello che volevamo, fare un disco con canzoni tutte simili tra loro non fa proprio per noi, e posso anticiparti che questo aspetto sarà ancora più tangibile nelle nuove canzoni su cui stiamo lavorando

iye Quali sono gli interpreti del tuo strumento che maggiormente prediligi e quelli che hanno costituito un punto di riferimento per la tua formazione come bassista?

Sicuramente quello che svetta su tutti è Jaco Pastorius. Poi altri bassisti fondamentali nella mia crescita sono Geezer Butler, John Paul Jones, Marcus Miller, Paul McCartney, Paul Simonon, Les Claypool

iye Ho avuto modo di apprezzare il video di “Rotten to the Core”, in particolare mi ha colpito la scelta di colorare di rosso le ombre in un modo tale da richiamare il sangue; perché la scelta è ricaduta su questo brano e non su altri ?

A “Rotten to the Core” siamo molto legati, in quanto è stato il primo brano che abbiamo composto. Questo, associato al fatto che molte delle persone che ci seguono ci indicavano “Rotten” come il loro brano preferito, ci ha portato a sceglierlo per il nostro primo video. Non è stata comunque una scelta facile, e in cantiere abbiamo l’idea di far uscire un secondo videoclip tratto da “Obey”.

iye Roma sta mostrando una scena doom piuttosto vivace, e lo stesso avviene anche per quanto riguarda il metal estremo: conoscete le band che operano in questo settore e magari vi capita talvolta di suonare assieme ?

Band che noi stimiamo molto e con le quali abbiamo condiviso il palco più volte sono i Made In Luna, i Funeral Mantra e gli Acid Muffin. Oltre a loro comunque ci sono tante altre band validissime, personalmente adoro gli Utopia e i Southern Drinkstruction

iye Riallacciandomi alla domanda precedente, a giudicare anche da quanto emerge dalle interviste, la nota dolente pare essere per tutti l’attività’ live, a causa della ridotta disponibilità di locali e della scarsa affluenza ai concerti; ,voi come ve la passate da questo punto di vista ?

Purtroppo a Roma, ma anche un po’ in tutta Italia, se vuoi suonare tanto dal vivo, devi far parte di una tribute band, cosa che io non farei neanche se mi ci costringessero con la tortura. I locali che danno spazio alle band con il proprio repertorio sono veramente pochi, e in più c’è anche un appiattimento culturale e di stimoli enorme; sono sempre di meno le persone che vanno alla ricerca della buona musica dal vivo e che hanno voglia di scoprire e supportare le nuove band e i nuovi artisti.

iye Quali sono le prossime tappe per le “streghe”? Avete già in cantiere un nuovo lavoro ?

Stiamo lavorando a nuovi brani, e questa volta abbiamo la fortuna di avere le tastiere già nella fase compositiva iniziale, e non in quella di arrangiamento finale, e devo dire che questo fatto ci sta stimolando e divertendo molto.
Abbiamo anche delle date dal vivo in programma, il 7 novembre a Marino (Roma), il 15 novembre a Verona, il 20 novembre al Jailbreak di Roma, e a fine gennaio un mini tour in Lettonia.

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