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Recensione : Varathron – The Confessional Of The Black Penitents

La band ellenica ritorna ai bei fasti di un tempo che fu, pronta a sfidare (nell'ennesima battaglia) lo strapotere del black metal scandinavo.

Ecco il ritorno dei Varathron, conosciutissima band in Europa (e non) che sul finire degli anni ottanta si incamminò senza paura in un lungo e difficoltoso percorso all’interno del lato più oscuro del metal.

Strada non facile se si considerano gli aspetti geografici: le band scandinave dominano prevalentemente la scena, hanno quasi un monopolio sul black metal che ottiene sempre maggiori consensi e popolarità.
I nostri invece, che nascono in Grecia, sebbene sfavoriti riescono nell’impresa di tener testa all’ondata black del nord europa, l’audacia viene premiata (almeno inizialmente) con l’ottimo esordio “His Majesty At The Swamp”.
Purtroppo nel corso degli anni i Varathron progressivamente perderanno credibilità rilasciando lavori decisamente non all’altezza della loro originaria fama. Sono spesso un “cantiere aperto” a causa di cambi di formazione, alla fine delle quali rimane sempre e solo un unico membro portante, il frontman fondatore Necroabyssious.
Alti e bassi di una carriera dunque, in parte rilanciata dal valido full length “Untrodden Corridors Of Hades” edito due anni fa, che aveva fatto ben sperare in una ripresa e in un futuro decisamente più roseo.
The Confessional Of The Black Penitents non delude le aspettative e sebbene sia solo un Ep mostra varie sfaccettature del lato migliore dei Varathron: i toni cupi e decisamente occulti che li resero conosciuti, le sfuriate, le parti più lente dai ritmi cadenzati, il growl lancinante e riff rocciosi di matrice doom che “minacciarono e misero in difficoltà il nord”.
L’Ep in questione è composto da tre inediti ed alcuni dei loro brani ormai storici suonati in sede live e davvero ben registrati. Di spicco è l’oscura title track, una ballata black metal recitata e ricca di “pathos”, che introduce i ritmi serrati dei due lunghi brani successivi, quasi un ritorno ai bei tempi che furono in quanto a sonorità ed incisività.
Menzione a favore della produzione, che come nel precedente album è di ottima fattura ed è fondamentale nel genere in questione.
Disco che sulla scia del precedente si lascia ascoltare molto bene e farà sicuramente la gioia degli amanti di vecchia data dei Varathron, può essere considerato sia un “compendio” a “Untrodden Corridors Of Hades”, che l’incipit di un futuro (speriamo prossimo) lavoro. Consigliato.

TRACKLIST
1. The Confessional Of The Black Penitents
2. Sinister Recollections
3. Utter Blackness

LINE-UP
Stefan Necroabyssious – Vocals
Achilleas C. – Guitars
Haris – Drums Sotiris – Guitars
Stratos Kountouras – Bass

VARATHRON – Facebook

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