Il prolifico Tim Holehouse, artista che spesso ha spaziato tra punk, blues, hardcore e jazz, dando alle stampe un ampio numero di lavori, ritorna sulle scene con i dodici brani di Odd/Even. Il disco, suddiviso in canzoni pari e dispari (le prime vicine al suo stile classico, le seconde più bizzarre e selvagge), propone una calda e interessante miscela di generi.
L’aprirsi stile soundcheck di Odd, introduce il correre rock/blues della veloce e ariosa Even, mentre gli otto minuti di Trace, precipitando nell’oscurità di una tranquilla bettola di provincia, mettono in primo piano la voce scura del cantautore, le solide linee di basso e il morbido divagare di chitarra e batteria.
In contrapposizione, la successiva Butane esplode nelle casse con la grassa elettricità della sei corde, sprofondando nel cerebrale e cadenzato mondo infernale di Skeleton e negli oltre undici minuti della altrettanto demoniaca, ossessiva e sudata Style.
Il pacato suono allungato di Magic Potion, svoltando pagina, cede il passo alla cassa incalzante di Swamp Beast, lasciando che a seguire sia il riflessivo ed emotivo coinvolgere della nera The Ballad Of Maybell.
I sapori folk della breve Friends, infine, cedono il compito di chiudere all’ancora più sintetica Freud (figlia diretta dell’hardcore più genuino) e alla pace acustica della conclusiva Even (Acoustic).
Il nuovo lavoro di Tim Holehouse, vario e carico di sfumature, risulta godibile grazie all’alternanza di sonorità che lo contraddistingue. I dodici brani presentati, infatti, compensando gli ampi minutaggi con momenti più brevi ed energici, danno vita a un insieme eterogeneo (ma non dispersivo) che conquista ad ogni occasione. Uno sguardo su diversi generi musicali, partendo da una prospettiva blues.
TRACKLIST
01. Odd
02. Even
03. Trace
04. Butane
05. Skeleton
06. Style
07. Magic Potion
08. Swamp Beast
09. The Ballad Of Maybell
10. Friends
11. Freud
12. Even (Acoustic)
LINE-UP
Tim Holehouse
Stuart Morrison
Pippa Krishnan
Priscilla Wong
Michael Howe
Mark Braby
Abigail Ziering
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