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Recensione : The Hives – The Hives forever, forever The Hives

E’ una questione di Pelle“, come avrebbe detto il Lino Banfi/Bènfi incazzèto-arrapèto dei tempi d’oro.

Il buon Pasquale Zagaria non si riferiva di certo a Pelle Almqvist, frontman degli Hives, con quella espressione cinematografica, eppure gli Hives, seppure siano da anni inseriti in un contesto mainstream (e il loro ultimo album, fresco fresco uscito alla fine del mese scorso, “The Hives forever, forever The Hives“, è stato pubblicato su PIAS recordings, da qualche anno ormai imparentata col colosso Universal Music Group) continuano a piacere e a raccogliere un successo di pubblico che può dirsi assolutamente meritato, perché, nonostante tutto, continuano a proporre un garage rock ancora godibile e ruvido quanto basta (anche se, chiaramente, meno ruspante rispetto agli esordi e al passato) a far affermare che, pur godendo di tanti passaggi radiofonici e una discreta visibilità mediatica, non si siano venduti al poppettino da alta classifica, e poi continuano a piacere a chi vi scrive, perché, a pelle – appunto – ha sempre avuto un debole per queste sonorità sfrontate ed esuberanti, e per questi monellacci svedesi può fare un’eccezione e uscire, per una volta, dal seminato indipendente/underground.

The Hives forever, forever The Hives” è il settimo Lp complessivo del combo rock ‘n’ roll scandinavo – in un percorso che sta per sfiorare i tre decenni di esistenza discografica – che arriva a due anni di distanza da “The death of Randy Fitzsimmons” e anche stavolta, con la giusta combinazione di melodie “accessibili” e ritornelli catchy abbinati a rumore ed elettricità ben assestati, ha fatto centro e non avrà problemi a ritagliarsi un posto in tante classifiche di fine anno riguardo ai migliori album del 2025. I nostri, parafrasando lo slogan di un vecchio noto spot pubblicitario, hanno fatto le cose per bene: è stato richiamato, in cabina di regia, Pelle (ancora…) Gunnerfeldt, e alla produzione del disco hanno contribuito nientepopòdimeno che Josh Homme e Mike D dei Beastie Boys (insomma, nomi altisonanti del panorama musicale a tutto tondo). Il risultato ci restituisce poco più di mezz’ora di chitarre che riffano senza pietà, vocals al solito sardoniche e sguaiate al punto giusto e, in generale, un fuoco rock ‘n’ roll che non si è ancora spento e vuole continuare ad ardere.

Al netto di una breve intro e un interludio, I singolozzi “Enough is enough“, “Paint a picture“, “Legalize living” e la stessa title track non faranno fatica a stamparsi nella memoria dell’ascoltatore e a ritagliarsi un ruolo presente e futuro da nuovi anthem in grado di scaldare e far saltare le platee ai concerti in giro per il mondo, consueti midtempo assassini conditi da liriche incazzate col mondo intero che altro non fanno se non incendiare ulteriormente il mood del full length. I cinque “monarchi” scandinavi (così ritratti in copertina il singer “H.M. Howlin’ Pelle Almqvist Himself“, “H.M. Vigilante Calrstroem Himself” e “H.M. Nicholaus Arson Himself” alle chitarre, e la sezione ritmica formata da “H.M. The Johan And Only Himself” al basso e H.M. Chris Dangerous Himself alla batteria) non hanno dimenticato le loro origini e in “O.C.D.O.D.” picchiano sodo in un punk rock alla Ramones di metà Eighties, “Hooray hooray hooray“, “Roll out the red carpet” e “They can’t hear the music” si muovono lungo trascinanti coordinate high-energy rock ‘n’ roll che sono un marchio di fabbrica della band; “Path of most resistance” ha un feeling chitarristico alla DEVO, mentre “Born a rebel” e “Bad call” ci mettono un po’ di più ad arroventare l’atmosfera, ma l’esito finale è ugualmente soddisfacente.

They came, they saw, they conquered. Per sempre Hives, tra le poche “teste coronate” a essere ancora degne di considerazione (altro che “Re Donaldo”, per quello là bisognerebbe riesumare Gaetano Bresci).

The Hives The Hives forever, forever The Hives

The Hives – The Hives forever, forever The Hives – tracklist

1. “(Introduction)” 0:28
2. “Enough Is Enough” 2:46
3. “Hooray Hooray Hooray” 2:32
4. “Bad Call” 3:31
5. “Paint a Picture” 2:48
6. “O.C.D.O.D.” 1:44
7. “Legalize Living” 3:24
8. “(Interlude)” 1:16
9. “Roll Out the Red Carpet” 2:19
10. “Born a Rebel” 3:03
11. “They Can’t Hear the Music” 2:41
12. “Path of Most Resistance” 3:22
13. “The Hives Forever Forever the Hives” 3:03
Total length: 32:57

The Hives

Howlin’ Pelle Almqvist – lead vocals, backing vocals
Nicholaus Arson – guitar, backing vocals
Vigilante Carlstroem – guitar, backing vocals
The Johan and Only – bass, backing vocals
Chris Dangerous – drums, backing vocals

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