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Recensione : Sorcery – Garden Of Bones

Un ennesimo tassello ben piantato nella storia del genere, ma che non sfigura neppure in questi primi passi del nuovo millennio.

Sorcery – Garden Of Bones

Inutile, quando chi il genere lo ha inventato torna a far sanguinare i padiglioni auricolari, l’emorragia è copiosa e assolutamente impossibile da tamponare.

Parliamo di death metal old school proveniente dalla Scandinavia con gli svedesi Sorcery, quintetto di Gävle, nato nella seconda metà degli anni ottanta, precursore insieme ai gruppi storici del metal estremo suonato nel nord Europa e con all’attivo diversi lavori minori prima di esordire con Bloodchilling Tales, full length targato 1991.
Un lungo stop durato diciassette anni ed un secondo album uscito solo tre anni fa (Arrival at Six) hanno minato la carriera del gruppo che però, si rifà alla grande con questo Garden Of Bones, licenziato dalla Xtreem ed accompagnato da una copertina clamorosamente cool, in pieno stile vecchia scuola.
Dismember, Entombed, Grave, il sound non si muove da queste coordinate, ma il songwriting di ottimo livello e la naturale predisposizione per il genere, fanno del disco un imperdibile esempio del sound che tanto ha contribuito a rendere il death metal il re dei generi estremi.
Un giardino che, a pochi centimetri dal suolo, nasconde centinaia di resti umani sacrificati sull’altare del metal estremo, una prova di forza che a tratti risulta entusiasmante, almeno per chi lascia passare citazioni dedicate ai tempi che furono e comincia a scavare di buona lena tra la terra imputridita dall’umidità e dai vermi che continuano imperterriti e da decenni a banchettare senza sosta.
Macigni come la title track, sette minuti di perfetto death metal scandinavo, non possono passare innosservati, valorizzati da altri brani che tengono ben saldo su ottimi livelli questo ritorno dei Sorcery, finalmente illuminati da una costanza che, se arrivata quantomeno in ritardo, permette alla band di recuperare un minimo di tempo perduto.
Con album del genere si rischia di ripetere la stessa pantomima, perciò vi invito a far vostro questo ennesimo tassello ben piantato nella storia del genere, ma che non sfigura neppure in questi primi passi del nuovo millennio.

TRACKLIST
1. Holy Ground
2. The New Armageddon
3. Insanity Arise
4. Dark Waves
5. Hellstorm
6. Cleansed by Fire
7. Mass Murder
8. The Creator
9. Black Wings
10. Garden of Bones

LINE-UP
Paul Johansson – Guitars
Ola Malmström – Vocals
Jacob Wiberg – Bass
Emil Berglin – Drums
Johan Wickholm – Guitars (lead)

SORCERY – Facebook

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