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Recensione : Shadow Rebels – Oversleep Hurricane

I brani più psichedelici e progressivi alzano molto la qualità del lavoro ed il giudizio, allargando i confini musicali del gruppo che, in futuro, avrà di che divertirsi nel decidere dove portare la propria musica.

Shadow Rebels – Oversleep Hurricane

Diciamolo francamente, dopo l’ondata grunge che ha imperversato gli anni novanta e a parte qualche illustre erede di quei suoni ( Creed e Alter Bridge su tutti), le realtà che si sono succedute ai famosi predecessori, non hanno entusiasmato granché.

Diversi gruppi underground in questi anni sono sono usciti con album molto belli, anche nel nostro paese, ma il tempo per queste sonorità è, commercialmente, ormai scaduto e le label di conseguenza hanno accantonato il genere, muovendosi su altre strade musicali.
Rimane, per i consumatori del rock alternativo che si rifà al suono di Seattle, proprio il tanto bistrattato sottobosco discografico che, con alterne fortune riesce a regalarci ottime sorprese come Oversleep Hurricane, secondo lavoro sulla lunga distanza del gruppo israeliano degli Shadow Rebels, trio che all’alternative rock aggiunge sonorità settantiane e parti dove emergono sonorità jazz/fusion, per una buona proposta di rock fuori dagli schemi attuali e dalle sfumature progressive.
Nato più di dieci anni fa, il gruppo licenzia il suo primo lavoro nel 2008 (Lamzaknum) non prima di aver rotto gli argini alla propria musica con Guitar Cancelled, demo del 2005.
Sette anni dall’esordio, ritornano sulla scena con Oversleep Hurricane, un lavoro vario e a suo modo originale, dove le influenze sono ben evidenti, ma non lasciano assolutamente all’ascoltatore quel sentore di già sentito comune a molte proposte del genere, trovando sempre la via per valorizzare il proprio sound, ora correndo per le strade impervie del grunge, ora viaggiando sulle sicure vie dell’hard rock settantiano, ora deliziando con buone sfumature fusion e atmosferiche parti esotiche, tra suoni di sitar, violini e strumenti tradizionali, così da dare alla propria proposta un mood prog/ psychedelico.
Oversleep Hurricane risulta così un album riuscito, con brani davvero interessanti e altri più in linea con il rock moderno, senza scendere nel pop rock, travestito da hard rock che imperversava nelle classifiche qualche anno fa, ma mantenendo un tocco d’autore.
I brani più psichedelici e progressivi alzano molto la qualità del lavoro ed il giudizio, allargando i confini musicali del gruppo che, in futuro, avrà di che divertirsi nel decidere dove portare la propria musica.
L’opener You Don’t Feel Good!, la titletrack, Let’s Just Naked, la bellissima Rifleman e Wicked Boy II, sono le perle che brillano in questo scrigno di musica rock a 360°, colmo di riferimenti a Led Zeppelin, Beatles, Soundgarden, Stone Temple Pilots e Pearl Jam.
Curiosi?
Non vi rimane che dedicare un po di tempo ad Oversleep Hurricane, non avrete di che pentirvi.

TRACKLIST
1. You Don’t Feel Good!
2. Deepest Gloom
3. Oversleep Hurricane
4. Fly!
5. Let’s Just Get Naked!
6. Love at Distance
7. Stay in the Background
8. Rifleman
9. Black Picture
10. Wicked Boy II
11. Little Girl Big Heart

LINE-UP
Michael Rosenfeld – vocals, bass, violins, sitar, keyboards, tambourine, udu-drum, additional guitars
Rony Safaraliev – lead guitar
Stalik Istaharov – drums
Guest:
Shura Petrenko – guitars (tracks 2-11).

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