Rumore e rabbia, due parole che stanno benissimo assieme. Il rumore porta rabbia, e la rabbia è il motore del rumore.
I Repressione sono dei ragazzi bolognesi che suonano furioso crust hc antifascista, e che senza tanti mezzi hanno registrato questo demo con un semplice microfono e lo hanno messo su bandcamp, perchè oggi funziona così. Ed è un bene perchè tutti possiamo ascoltare questa che non è musica ma appunto rumore.
Il gruppo non vuole nemmeno che sia musica intesa nel senso comune, perchè in questo caso le sette note sono un mezzo per espirmersi e non per creare una cazzo di arte inutile, ma per gridare e rifiutare imposizioni e la merda che c’è in giro.
Bello anche il metodo di registrazione, che è molto immediato e dà l’idea di come sia davvero la loro musica. Con questa registrazione spartana il rumore ti prende a calci in faccia.
I Repressione sono la continuazione in crust dell’hardcore italiano anni novanta e da quest’ultimo partono per approdare ben presto in territori ben più duri, tenendo sempre ben presente le radici.
I loro testi parlano di antifascismo, antiautoritarismo ed altro, sempre con la rabbia la centro.
Chi si domandasse come mai ragazzi come i Repressione fanno dischi così incazzati, la risposta è nelle nostre immote quotidianità, e l’unica fuga possibile è la lotta, e i Repressione mettono in musica tutto ciò.
Un disco che li porta alla ribalta nel novero dei migliori gruppi crust hc italiani, e li aspettiamo ad un prova con più mezzi, per sentire ancora meglio il rumore e la rabbia.
Odio La Polizia Italiana è ormai un inno. Come ultima traccia c’è una cover dei Quinto Braccio, a volte ingiustamente dimenticati.
Tracklist:
1. Serie Zeta
2. Zero
3. Chiesa Brucia
4. Tempi Bui
5. La Pioggia
6. Con Le Bende Agli Occhi
7. Contro Ogni Galera
8. Distintivo
9. Odio La Polizia Italiana
10. Repressione (Quinto Braccio Cover )
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