Non è successo niente di Tiziano Sclavi
Anarchico e imprevedibile, “Non è successo niente” – pubblicato nel ’98 – alterna comicità irresistibile e invettive violente, amarezza e tenerezza, in un grande, balordo affresco del caos in cui viviamo.
Leggendo la recensione di un libro, spesso si ha la sensazione che il recensore s’impegni più a dissezionare l’opera solo per il gusto di sfoggiare la propria cultura che non nel provare ad avvicinare il potenziale lettore al testo, oppure, che l’opera segnalata sia frutto di un giornalismo succube di mera informazione pubblicitaria. In queste recensioni sono i libri stessi a raccontarsi, e lo fanno con le sole parole in loro possesso, quelle stampate.
Grazie agli estratti dalle loro opere ci avvicineremo ad autori di tutto il mondo e di ogni epoca. Sono recensioni adatte a tanti usi, più o meno ortodossi: dar sfoggio di cultura, scegliere che cosa leggere davvero, trovare una mano per i compiti a scuola… ma anche una guida formidabile per librai e bibliotecari.
Anarchico e imprevedibile, “Non è successo niente” – pubblicato nel ’98 – alterna comicità irresistibile e invettive violente, amarezza e tenerezza, in un grande, balordo affresco del caos in cui viviamo.
Se questo è un uomo di Primo Levi : Dalla prefazione del ’47, dell’autore: A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”.
Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino: al tempo in cui l’ho scritto, creare una letteratura della Resistenza era ancora un problema aperto, scrivere il romanzo della Resistenza si poneva come un imperativo
Pubblicato nel 1940, “Il deserto dei Tartari” narra le vicende del tenente Giovanni Drogo, inviato a prestare servizio nell’isolata e inutile Fortezza Bastiani, a sorvegliare un deserto da cui non arriva mai alcun nemico.
#rileggiamolo: Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale Di Erich Maria Remarque: Da questo libro, il regista Lewis Milestone trae un film che viene proiettato a Berlino nel 1930; in quell’occasione i n…
Questo romanzo del 1967 narra la storia centenaria della famiglia Buendía e della città di Macondo. In un intreccio di vicende favolose si compie il destino della città dal momento della sua fondazione alla sua momentanea e disordinata fortuna, fino alla sua rovina e definitiva decadenza.
Cavalli che parlano e ragionano, giganti dalle proporzioni smisurate, nani così piccoli da poter essere tenuti in una tasca, filosofi che popolano isole volanti: sono solo alcune delle creature straordinarie che il capitano Lemuel Gulliver incontra nel corso dei suoi viaggi avventurosi.
In questo romanzo del 2000 l’autore fa i conti con la storia del suo Cile, e lo fa scegliendo il punto di vista di un uomo equivoco, che ha badato a tenersi lontano dai rischi, che s’è piegato a compromessi e macchiato di viltà: un sacerdote che, in una notte di agonia e delirio, ripercorre la propria esistenza.
Di questo romanzo del 1866 ve ne parla direttamente Dostoevskij: “E’ il rendiconto psicologico di un delitto.
“Che ci faccio qui?” è il libro in cui Chatwin raccolse, negli ultimi mesi primi della morte (1989), quei pezzi dispersi della sua opera che avevano segnato altrettante tappe di una sola avventura, di tutta una vita intesa come “un viaggio da fare a piedi”.
Sull’oceano Di Edmondo De Amicis: prendendo le mosse dal viaggio Genova-Buenos Aires compiuto nel 1884 a bordo del piroscafo Nord-America (ribattezzato Galileo nel romanzo), Edmondo De Amicis descrive in questo libro la miseria e la tenacia del popolo dei migranti, costretti dalla fame ad abbandonare la terra natale.
“Papalagi” del Capo Tuiavii di Tiavea delle Isole Samoa, edito da Stampa Alternativa
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