Porcelain Raft – Strange Weekend

Porcelain Raft - Strange Weekend: È inevitabile un po' di orgoglio patriottico parlando di Porcelain Raft, moniker dietro al quale si nasconde l'italiano ...

Porcelain Raft – Strange Weekend

È inevitabile un po’ di orgoglio patriottico parlando di Porcelain Raft, moniker dietro al quale si nasconde l’italiano Mauro Remiddi, fuggito negli Stati Uniti e arrivato quest’anno al debutto “Strange Weekend”, sotto Secretly Canadian, dopo una carriera tutt’altro che scarna (tra le altre cose, prendendo parte ai londinesi Sunny Day Sets Fire nel 2008).

Sarebbe riduttivo imbrigliare il disco all’interno di un unico genere musicale: Strange Weekend, seppur definibile di base come disco elettronico, raccoglie dentro di sé suggestioni da diversi ambiti musicali; primo fra tutti il dream pop, da cui eredita atmosfere eteree e sospese nel tempo (“If You Have A Wish”), ma anche più velatamente dal mondo trip hop, specialmente in certi sottofondi musicali ritmati e scuri (“Is It Too Deep For You?”).

In generale si gioca gioca spesso, con consapevolezza, su marcati contrasti sonori nella gestione delle varie sonorità: alternando magari chitarra acustica a synth ed effetti sintetici vari (“The Way In”, uno dei pezzi più lirici del lotto). Spesso le atmosfere diventano più oniriche e la voce passa al falsetto, facendosi più riverberata e ricordando da vicino le formule degli MGMT più recenti (come “Shapeless & Gone” e “Put Me Sleep”, uno dei singoli migliori) a cui si aggiunge poi un sottofondo accostabile al mondo dell’hip hop in “Unless You Speak From Your Heart”. Ci sono anche momenti più tranquilli, in cui il ritmo rallenta esponenzialmente: “The End Of Silence” e “Picture”, soprattutto la seconda, più acustica e con l’aggiunta di cori femminili. Proprio all’inizio invece uno dei momenti più alti della scaletta, “Drifting In And Out”, irrestibile prologo del disco.

Difficilmente un lavoro come questo potrà essere dimenticato o superato nei prossimi mesi: Remiddi ha saputo sintetizzare insieme le sonorità e gli stilemi più differenti in un disco introverso, ricco di sfaccettature e mai noioso (grazie anche ad un’ottima quantità di tracce riuscite), in cui l’alternarsi dei vari ritmi e sonorità sono gestiti sapiemente e coerentemente.

1. Drifting In And Out
2. Shapeless & Gone
3. Is It Too Deep For
4. Put Me To Sleep
5. Backwords
6. Unless You Speak From Your Heart
7. The End Of Silence
8. If You Have A Wish
9. Picture
10. The Way In

Voto: 8+

Porcelain Raft - Strange Weekend - In Your Eyes Ezine

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