Il Pinguino Imperatore – Domeniche Alla Periferia Dell’impero

Si percepisce che c'è del potenziale, ma c'è bisogno che venga incanalato nella giusta direzione

Il Pinguino Imperatore – Domeniche Alla Periferia Dell’impero

Gli umbri Mattia Genovesi, Matteo Eleuteri, Giacomo Piermatti, Stefano Fi Vitali e Narciso Arasce Ottaviucci, passati tre anni dal loro album d’esordio, ritornano per Stormy Weather, con i dieci brani di Domeniche Alla Periferia Dell’Impero. Il disco, impeccabile per quanto riguarda tecnica e complessità esecutiva, lascia però un sacco di punti interrogativi per quanto riguarda ispirazione, contenuti e forza comunicativa.

Il funk rock alla Primus de La Meccanotecnica, non mordendo a causa di linee melodiche poco delineate e di un cantato spesso fuori luogo (raramente, nell’intero album, il timbro vocale si amalgamerà mai con la parte strumentale), introduce lo strampalato testo de La Barba (ripetitivo e poco accattivante) e il piglio più lineare e meno eccentrico della omogenea e corposa Come La Notte.
L’isterico schiaffeggiare di Iononosonosincronico, folle e, a tratti, eccessivo, lascia che a seguire siano il raccontare composto di Mediterranea (leggermente orientata su territori blues) e l’energico espandersi chitarristico della coinvolgente Ulrike.
Nemmeno La Tua Ikea, invece, provando a ridimensionare la tracotanza strumentale, si contrappone agli echi cerebrali, adagiati su piacevoli melodie, della sempre più elettrica e vigorosa Cenni A Chinaski.
Xares, infine, scalciando tra forzute chitarre elettriche, cede spazio al graffiare e sfogarsi (senza limiti) di Cul De Sac.

Con questo secondo album Il Pinguino Imperatore dimostra di avere indubbie qualità tecniche ed esecutive, ma tralascia tutto il resto. I dieci brani proposti, infatti, facendo poca attenzione alla ricerca della melodia, del testo interessante e del contenuto da comunicare, scorrono uno dopo l’altro tra sezione strumentale virulenta, cantato spesso slegato dal contesto e parole superficiali. Si percepisce che c’è del potenziale, ma c’è bisogno che venga incanalato nella giusta direzione.

TRACKLIST
01. La Meccanotecnica
02. La Barba
03. Come La Notte
04. Iononsonosincronico
05. Mediterranea
06. Ulrike
07. Nemmeno La Tua Idea
08. Cenni A Chinaski
09. Xares
10. Cul De Sac

LINE-UP
Mattia Genovesi
Matteo Eleuteri
Giacomo Piermatti
Stefano Fi Vitali
Narciso Arasce Ottaviucci

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