iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Onelegman

Onelegman: Il groovemetal, o diversamente metal, non è affatto morto, certo non va più di moda e sono rimasti solo i gruppi miglior...

Onelegman

Il groovemetal, o diversamente metal, non è affatto morto, certo non va più di moda e sono rimasti solo i gruppi migliori, come i reggiani Onelegman, con i quali abbiamo fatto una chiacchierata.

iye Come componete le vostre canzoni?

Non possiamo dire di avere un processo ben definito e costante.
Ad esempio, per comporre The Crack, il nostro disco di esordio, ci sono voluti 8 anni di sala prove, improvvisazioni e riarrangiamento dei brani originali sviluppati in quel lungo periodo.
Con Do You Really Think This World Was Made For You? abbiamo focalizzato la nostra attenzione lavorando sui pezzi prima in studio, componendo e arrangiando insieme ai ragazzi della DysFunction Production tutte le parti per poi spostarci in sala prove e valutare l’impatto live del materiale scritto.

iye Le vostri fonti di ispirazione sono solamente musicali?

Sicuramente gli ascolti che ognuno di noi ha nella sua quotidianità influiscono nel nostro sound collettivo. In questo caso particolare però buona parte dell’ispirazione è arrivata dall’ambiente esterno più che dalla musica. Poco dopo l’inizio della scrittura del disco, l’Emilia è stata colpita dal durissimo terremoto del 2012: il nostro team di produzione, amici che abitano tuttora nelle zone più devastate e noi stessi che viviamo a Reggio Emilia siamo stati coinvolti personalmente da questa catastrofe. Da questa esperienza è nata l’esigenza di fare un concept album dedicato alla popolazione emiliana, ai drammi vissuti in quel periodo con lo sguardo proiettato verso i valori della vita e alla rinascita dopo la distruzione.

iye Come definireste il vostro genere?

E’ sempre difficile etichettarsi definendo la propria musica.
Nei nostri dischi ci sono influenze progressive, southern e perfino gipsy; chi ci segue nel tempo ci ha paragonato a SOAD, Alice in Chains e Danko Jones. Noi stessi invece nei nostri brani sentiamo influenze di Devin Townsend, Meshuggah e Faith No More… Tutto chiaro, no?
Di sicuro il collante che riesce ad unire e far convivere tutti questi caratteri in una unica band è il nostro sound graffiante, heavy ma in grado di saltare da una sfumatura all’altra senza precluderci arrangiamenti e stilemi propri di generi anche molto lontani dal metal più classico.

iye Percepite più attenzione all’estero o in patria?

Le nostre esperienze all’estero sono state gratificanti e positive anche nei posti più remoti in sui siamo andati. Il calore e l’attenzione verso il ‘nuovo’ che c’è negli altri paesi europei sono stupefacenti. Formare una fanbase qui in Italia è forse più difficile a causa della crisi di spazi in cui esibirsi ma il calore e l’amicizia che si sono create negli anni con il nostro pubblico italiano sono sempre motivo di orgoglio e voglia di continuare senza mollare davanti alle difficoltà che incontrano spesso i progetti di musica originale nel nostro Belpaese!

iye State suonando dal vivo?

Dopo una più che soddisfacente presentazione dell’album nuovo e qualche data di conferma nelle vicinanze, stiamo preparando il terreno nei locali in Italia e valutando di riportare all’estero la band per un tour in europa. La promozione del disco affidata alla Nadir Promotion e il lavoro incessante del booking di Soldiers Of Sound stanno dando buoni frutti. Aspettatevi quindi un bel carnet di impegni nei prossimi mesi!

iye C’è qualche gruppo con il quale vi piacerebbe suonare?

In questi anni ci siamo presi diverse soddisfazioni: Deep Purple, Cynic, Freak Kitchen, Destrage, Misfits, Lacuna Coil…
Negli impegni estivi del 2016 qualcosa si sta già muovendo per quanto riguarda aperture a grandi band internazionali ma potendo puntare in alto ed esprimere un desiderio sarebbe il massimo esibirci in qualche festival europeo di grosso calibro: Sonisphere, Hellfest… o al nostro Gods Of Metal italiano per raggiungere il pubblico dei grandi eventi. Volete per forza il nome di una band? Beh, il buon vecchio Ozzy sarebbe sicuramente uno di quelli con cui desiderare di dividere un palco prima di morire!

iye Progetti futuri?

A breve uscirà un nuovo video ufficiale estratto dall’ultimo cd DoYouReallyThink….
Nel mentre continueremo a scrivere musica, fare live e incontrare il nostro pubblico senza nessuna ambizione esagerata o pretesa impossibile ma solo il piacere di essere noi stessi di fronte a chi ci segue e crede nella buona musica che, molto umilmente, cerchiamo di fare anche noi! Venite a trovarci ai nostri live quando passeremo dalle vostre parti, non ve ne pentirete!

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Monos

Monos – “Road to Perversion” e quattro chiacchiere

Monos : la realtà vuole però che la band nasca da una folgorazione (probabilmente non di origine divina) avuta da Mr. Bonobo e Mr. Gorilla rispettivamente alla chitarra e alla batteria. La loro prima uscita è datata 2019 mentre il nuovo album è alle porte.

Uzeda, arriva nei cinema il docufilm “Do it yourself”

“Uzeda – Do it yourself” è un docufilm, realizzato dalla regista Maria Arena (e prodotto da DNA audiovisivi e dalla casa di produzione indipendente Point Nemo) che racconta la storia degli Uzeda, fondamentale alternative/math/noise rock band italiana, formatasi nel 1987, che ha tracciato il proprio