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Recensione : Nomotion – Little Death

In questo immaginario horror gotico anni cinquanta si muove il gruppo friulano, che per produzione e precisione non ha nulla da invidiare a nomi molto più altisonanti.

Nomotion – Little Death

Seconda prova su lunga distanza per questo grande gruppo italiano di southern gothic, loro si auto definiscono così ma in realtà sono molto di più.

Il loro suono è in bilico tra rock, psychobilly, gothic e rock and roll americano delle origini, con un cantato che si avvicina molto a Nick 13 dei Tiger Army, un gruppo fantastico ingiustamente dimenticato.
Il disco è un cerchio magico di rock, blues, dolore, bellissima malinconia e voglia di scavare fra le macerie, facendo musica assolutamente fuori dalle mode.
L’esperienza di un gruppo come i Nomotion è di stretta osservanza underground, ma nel loro caso non è assolutamente un limite, poiché solo una nicchia può apprezzare questi fantastici suoni, non sono fatti per tutti.
Stupisce il grande tiro rockabilly del gruppo, che viene declinato in molte accezioni, trovando sempre un colore nuovo nella tavolozza.
Little Death è un pretesto per ascoltare musica eccellente e per guardarsi dentro, o per vedere meglio ciò che sta fuori da noi, per capire meglio il peso della nostra vita, per immergerci in un’atmosfera volutamente gotica e fuori moda, vicino alle nostre pulsioni, lontano dalle finzioni.
Lasciatevi prendere per mano da Jon Bergman, il grande singer di questo gruppo, vi porterà in un labirinto dal quale non potrete più fortunatamente uscire.

Tracklist:
1. Two Ghosts
2. The Little Death
3. Dying Stars Collapsing
4. Torture By Ravens
5. Sleep Talker
6. Berlin After War

Line-up:
Jonny Bergman – Voce e Chitarra
Eros Piani – Chitarra
Andrea De Colle – Piano, Hammond , Accordion
Alessio De Colle – Basso
Lorenzo Della Rovere – Batteria

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