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Recensione : Noctu – Super Illius Specula

Super Illius Specula è probabilmente il punto più alto raggiunto finora da un musicista come Noctu, in grado di offrire oggi un doom estremo tra i più avvincenti e, allo stesso tempo, meno scontati in ambito nazionale.

Noctu – Super Illius Specula

Super Illius Specula è il quarto full length per Noctu, autore fin dallo scorso decennio autore di un funeral doom non convenzionale, che con questo ultimo lavoro trova un’ulteriore evoluzione; infatti, se in passato nell’operato del musicista italiano spiccava un’efficace essenzialità ai limiti del minimalismo e dai rimandi black metal, tutto sommato non così lontano per approccio da un modello come Nortt, la direzione attuale mostra la volontà di un’apertura verso territori più sperimentali e talvolta prossimi al jazz, rendendo il sound più corposo e ricco di sfumature pur senza snaturarne le caratteristiche.

Un brano emblematico come Verdetto senza pietà, in cui il flicorno soprano dell’ospite belga Izzy Op de Beeck delinea una melodia magnifica, si rivela emblematico del nuovo corso di Noctu, sempre più slegato dagli stilemi del funeral, non solo da un punto di vista prettamente musicale dato che in Super Illius Specula, piuttosto che delle miserie della vita e della psiche umana, viene affrontato un concept incentrato sulla stregoneria che vede quale protagonista una delle tante donne che finirono sul rogo a causa delle superstizioni indotte dalla religione, peraltro ancora oggi portatrici di morte e sventura, sia pure con altre modalità.

L’opera, in cui va rimarcata la presenza di altri ospiti illustri come Justin Hartwig (Mournful Congregation) e Adriano Vincenti (Macelleria Mobile di Mezzanotte), richiede certamente un ascolto impegnativo ma non così ostico per chi è abituato a certe sonorità, e se una più spiccata indole sperimentale si percepisce in Oscura spirale di paura, d’altro canto la seconda metà della lunga traccia conclusiva I neri cieli dell’ umano errore dimostra quanto Noctu sia bravo anche nella costruzione di strutture melodiche dolenti e affascinanti, rinunciando anche all’utilizzo del canonico scream a favore di una più evocativa timbrica pulita.

Super Illius Specula è a mio avviso il punto più alto raggiunto finora da un musicista che si sta segnalando per la proposta di un doom estremo tra i più avvincenti e, allo stesso tempo, meno scontati in ambito nazionale.

2024 – Autoproduzione

Noctu – Super Illius Specula

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