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Recensione : New Berlin – Magnet

Un disco tanto corto quanto bello

New Berlin - Magnet

Recita il proverbio che si dica il peccato ma non il peccatore.

In questo caso quindi ringrazierò, senza citarlo, chi ha avuto la gentilezza di porre alla mia attenzione questo disco di cui – sono sincero – non conoscevo neppure l’esistenza.

Dirò soltanto che è persona che di musica ne sa assai e sopratutto ne sa scrivere brillantemente, uno che ti fa venir voglia di ascoltare le cose e che sai che ti proporrà solo ottime cose.

Bene dire che con la piaggeria (involontaria) siamo apposto e quindi spazio a questo album che è tanto corto (17 minuti) quanto è bello. I New Berlin suonano – anche se non è facile immaginarlo se non dopo averli ascoltati – un misto di new wave alla Gang of Four – l’uso portante del basso ne è la testimonianza più diretta – e melodie pop orecchiabili alla Buzzcocks con lo “scazzo” lo-fi dei Sebadoh.

Detto cos’ potrebbe sembrare un folle azzardo, oppure che chi scrive sia definitivamente impazzito, ma vi giuro e spergiuro che è esattamente quello che andrete ad ascoltare facendo vostro questo ellepì. La testimonianza più esemplificativa di quanto detto la trovate nel pezzo più bello della scaletta Roosevelts classica canzone che ogni uomo di buongusto inserirebbe in un cd misto di cui vuol far dono alla persona che ama, stima, vorrebbe concupire etc etc.

Chiude il tutto una cover stravolta di Forever Young di Bob Dylan e, me lo si lasci dire, le cover devono essere così destrutturate come fecero i Devo con Satisfaction o gli Xtc con All Along the Watchtower.

Magnet piacerà ad un sacco di miei amici nel frattempo lo passerò a chi alberga i miei sogni più belli, siano essi ad occhi aperti o chiusi, perché le cose belle vanno condivise, assolutamente.

Track List
1) Goat Island,
2) Genesis,
3) Quarantine,
4) Roosevelts,
5) Memory,
6) Narrative Fiction,
7) Chemical Agent,
8) Super Chess,
9) CSI,
10) Magnet,
11) Forever Young

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