Che il metal moderno dai suoni groove e metalcore in questo periodo sia oltremodo inflazionato, non è una novità.
Le band proposte dalle label di tutto il mondo, come nuove new sensation del genere, sono centinaia, molte non vanno più in là del compitino, risultando solo coppie sbiadite dei gruppi più famosi, altre invece riescono con personalità, impatto e buone idee ad uscire dal semplice anonimato, regalando piccole fialette di nitroglicerina metallica, che esplodono quando l’inconsapevole ascoltatore schiaccia il fatidico tasto play.
I parmensi Moth’s Circle Flight sono una di queste realtà, ed il loro nuovo lavoro è una mazzata terribile di metal moderno, colmo di groove, dai rimandi core e thrash.
Una lunga gavetta durata tredici anni ed un primo album stampato nel 2013 (Born To Burn), ma soprattutto, tanti concerti in giro per il suolo italico, a far da spalla a gruppi come Sepultura, Extrema ed Exilia, sono serviti non poco, facendo crescere il sestetto in esperienza e convinzione, così che la band ha convogliato tutto l’impatto possibile in questo ottimo My Enthropy, devastante lavoro, uscito per la logic(il)logic Records.
L’uso della doppia voce, lasciata a due diversi interpreti (Gabriele “Gabbo” Rosi e Simone “Pancio” Panciroli ), a mio parere scelta perfetta per avere il massimo della qualità al microfono, una sezione ritmica debordante (Marco “Satir” Reggiani al basso e Bass Fabio “Bersa” Bersani alle pelli), chitarre affilate, che fanno sgorgare riff pesanti come macigni e solos dal’ottimo appeal (Luca “Pellach” Alzapiedi e Francesco “Baldo” Baldi) ed un songwriting vario come non si trova spesso in realtà del genere, elevano My Entropy a sorpresa di questa prima metà dell’anno nei suoni di derivazione moderna.
I Moth’s Circle Flight, non si accontentano di suonare aggressivo e pesante, tra i solchi dei brani che compongono il cd, con la giusta attenzione scoprirete molte anime diverse, tutte protagoniste degli ultimi vent’anni di musica dura e che insieme formano il sound del gruppo nostrano.
My Entropy diverte, ogni brano ha un qualcosa di diverso, un’atmosfera, un riff, un chorus che portano a pensare a molti gruppi diversi tra loro, pur risultando un album durissimo, aggressivo e monolitico.
E’ cosi che, all’ascolto delle varie Man On The Peak, Raise Your Head, An Old Chant e Bursting Into Existence, vi troverete a confrontarvi con il thrash moderno dei Soulfly, i ritmi industrialoidi e qualche chorus dei Fear Factory, ma anche riff di scuola Soil, ed un mood alternative che arrancando, si fa spazio tra i potenti suoni metallici di cui My Entropy si nutre.
Tante idee sul piatto per non risultare la solita proposta da un ascolto e via, un modo intelligente di suonare metal moderno, creando con il supporto delle proprie influenze un sound personale, queste sono le caratteristiche principali dell’album in questione.
Amanti del genere non lasciatevi sfuggire questo album, sarebbe un peccato mortale.
TRACKLIST
01. Man On The Peak
02. Ends Of A Shadow
03. Raise Your Head
04. Late Promises
05. An Old Chant
06. Write My Name
07. With Love, With Flames
08. Bursting Into Existence
09. Madball
10. Ray Of Ira
LINE-UP
Gabriele “Gabbo” Rosi – Vocals
Simone “Pancio” Panciroli – Vocals
Luca “Pellach” Alzapiedi – Lead Guitar
Francesco “Baldo” Baldi – Rhythm Guitar
Marco “Satir” Reggiani – Bass
Bass Fabio “Bersa” Bersani – Drums
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