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Recensione : Misteyes – Creeping Time

Poco più di un'ora di musica dall'anima cangiante, sempre in bilico tra la teatralità delle orchestrazioni gotiche e la furia del metallo estremo

Misteyes – Creeping Time

Un’altra ottima band si affaccia sulla scena nazionale in ambito symphonic gothic metal anche se, nel proprio sound, è forte un’impronta death metal che ne accentua la parte metallica.

Il suo nome è Misteyes, ed è proprio dal continuo scontro tra la parte estrema e la quella più sinfonica, dove il gruppo a mio parere è maestro, che viene coniato “light and dark metal” descrizione con cui si identifica la band stessa.
Nato quattro anni fa, il gruppo piemontese ha dato alle stampe un primo singolo e successivamente, due anni dopo e qualche aggiustamento nella line up con l’entrata di una voce femminile e l’aggiunta fondamentale dei tasti d’avorio, il secondo singolo, presente nella track list dell’album, Lady Loneliness, brano di una bellezza disarmante e uno dei picchi di questo ottimo lavoro.
Licenziato dalla label canadese Maple Metal Records e prodotto dalla stessa band con l’aiuto in fase di mastering e masterizzazione di Alessio Sogno negli Alarm studio di Torino, Creeping Time risulta un debutto coi fiocchi, debordante nelle molte parti estreme, davvero straordinario in quelle sinfoniche ed operistiche valorizzate, senza nulla togliere alle ottime prove degli altri musicisti, proprio dagli ultimi entrati in seno alla band, la favolosa cantante Denise “Ainwen” Manzi, brava nelle clean vocals, straordinaria in quelle operistiche, e dal tastierista Gabriele “Hyde” Gilodi, alle prese con piano ed orchestrazioni che rendono teatrale emozionante e a tratti cinematografico il sound del disco.
La parte più estrema è condotta con ottima capacità dagli altri membri del gruppo, il death metal (la parte dark) che si scontra con le ariose parti sinfoniche risulta un sostenuto melodic death metal, dove la parte ritmica è affidata al basso di Andrea “Hephaestus” Gammeri ed alle pelli di Federico “Krieger” Tremaioni, mentre le asce ricamano solos dal taglio classico e riffoni dark metal sotto il comando di Daniele “Insanus” Poveromo e Riccardo “Decadence” Tremaioni.
Poco più di un’ora di musica dall’anima cangiante, sempre in bilico tra la teatralità delle orchestrazioni gotiche e la furia del metallo estremo su cui Edoardo “Irmin” Iacono scarica tutta la sua potenza alternando rabbiosi screams e profondi growls.
Non un cedimento, Creeping Time tiene inchiodato l’ascoltatore fino all’ultima nota, la varietà del sound richiama più di una band e più di una sfumatura del variegato mondo estremo, si passa così da rimandi ai primi Anathema e Paradise Lost, fino ai Dark Tranquillity intimisti dell’immenso Projector, mentre le sinfonie orchestrali e l’enorme prova della vocalist continuano a soprendere.
Brains In A Vat, The Prey e The Demon Of Fear, insieme a Lady Loneliness trascinano l’album verso l’eccellenza, mentre gli ospiti danno il loro contributo per fare di Creeping Time un disco imperdibile( Björn “Speed” Strid dei Soilwork, Nicole Ansperger violinista degli Eluveitie, Roberto Pasolini singer dei nostrani Embryo e Mattia Casabona degli Aspasia).
Un lavoro davvero sorprendente, il debutto dei Misteyes si candida come uno dei lavori di punta del genere in questo 2016, non fatevelo scappare.

TRACKLIST
1. The Last Knell (Intro)
2. Creeping Time
3. Brains In A Vat
4. Inside The Golden Cage
5. Lady Loneliness
6. The Prey
7. Destroy Your Past
8. The Demon Of Fear
9. A Fragile Balance (Awake The Beast – Part 1)
10. Chaos (Awake The Beast – Part 2)
11. Decapitated Rose
12.Winter’s Judgment

LINE-UP
Edoardo “Irmin” Iacono -Voci Growl e Scream
Denise “Ainwen” Manzi -Voci Clean e Liriche
Daniele “Insanus” Poveromo- Chitarre
Riccardo “Decadence” Tremaioni -Chitarre
Gabriele “Hyde” Gilodi -Pianoforte, Synth e Orchestrazioni
Andrea “Hephaestus” Gammeri -Basso e Basso Fretless
Federico “Krieger” Tremaioni -Batteria
OSPITI:
Björn “Speed” Strid
Nicole Ansperger
Roberto Pasolini
Mattia Casabona degli Aspasia

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