Per i Marrano si può quasi parlare di miracolo, fanno un rock pop con venature grunge che avremmo tutti voluto che facessero i Verdena, e invece no lo fanno i Marrano e benissimo anche.
I Marrano sono in tre sono romagnoli e suonano un rock pop sincero e diretto, che prende molti elementi da generi e sottogeneri diversi e li fa combaciare molto bene, anche grazie a testi in italiano molto ben scritti.
Questo Perdere è la loro seconda prova e fin dalla prima nota si entra subito in sintonia con il loro mondo, storie minimali molto centrate e raccontate molto bene sia dalla musica che dalle parole. Non è un disco epocale, quello che sposterà gli equilibri della nostra musica o i nostri personali, ma suona davvero bene, vive di rock e di tanti ganci pop che lo rendono molto piacevole. Un ‘altra questione di questo disco è l’epoca nel quale fluttua, è che è davvero difficile da definire, e questa è una cosa molto bella.
Sicuramente ci sono elementi moderni come quel tocco di emo che li contraddistingue, poi un po’ di melanconia blues grunge che è davvero incantevole, sentite Blue Whale su tutte per questa sezione.
Ci sono momenti di grandissima grazia come l’incipit di Sam, ma è il disco nella sua totalità a funzionare molto bene, grazie ad uno spirito e ad una visione musicale unica e irriducibile ad un genere. Pur riprendendo elementi che sono in giro da tantissimo i Marrano producono un qualcosa che ti entra dentro in maniera originale, facendo sentire la loro sofferenza a tutti. E’ anche la nostra.
Ci sono momenti di grandissima grazia come l’incipit di Sam, ma è il disco nella sua totalità a funzionare molto bene, grazie ad uno spirito e ad una visione musicale unica e irriducibile ad un genere.
01. Pioggia del diavolo
02. Blue Whale
03. Golf
04. L’odore del distacco
05. Oceano dei Vivi
06. Quattro venti
07. Gente
08. Amore liquido
09. Sam
10. A perdere
Andrea Fantini: Basso e Voce.
Daniele Paglialonga: Voce e Chitarra.
Nicola Abati: Batteria e Synth.
ALTINI COSI \ FLOPPY DISCHI