Balerasteppin: fa muovere il culo a De Gregori. Come si può far evolvere un genere nuovissimo, in uno ancora più innovativo, fresco e futuristico? Ce lo spiegano i Macrobiotics, ovvero il rapper Dargen D’Amico e il dj Nic Sarno, rispettivamente il massimo esponentedel cantautorap e uno dei migliori djs in circolazione. Il genere in questione è il balerasteppin, nome anche dell’album, genere che fonde la fidgethousecon la cara e vecchia cover. Tradotto in soldoni i due artisti si sono divertiti a reinterpretare i testi che hanno fatto la storia della musica italiana (“La Guerra Di Piero”, “Vita Spericolata”, “Impressioni Di Settembre”, ecc.)in chiave rap,schiaffeggiandoli su basi elttro-hose.
Il risultato, come già detto, è un insolito ibrido, che senza troppe pretese, propone si un riciclo, ma d’autore, e se l’autore in questione è il signor Jacopo “Dargen” D’Amico, c’è da stare tranquilli. Come afferma lui stesso nel suo blog: ”Il Balerasteppingioca a scomporre brani e a ricomporli in un ambiente distante da quello d’origine, mette i testi sotto un’altra luce”.
Dopo questa breve digressione sulla creazione del genere, è necessario trarre qualche conclusione. Bisogna dire che se dall’insolito duo, vi aspettate la creazione di un nuovo genere, che dia l’inizio a secoli di prosperità sia artistica che economica, e alla risurrezione dalle proprie ceneri della musica italiana, ho delle brutte notizie per voi. Ma se si guarda questo disco con occhi meno pretenziosi, ma soprattutto se lo si ascolta con orecchi completamente privi di preconcetti, il giudizio non potrà essere che positivo. “Balerasteppin” porta un’ondata di fresco sugli impolverati 45 giri dei vari Vasco, De Andrè, Nannini & Co. senza farti dire la temutissima frase: “come distruggere la storia della musica italiana in 13 tracce”. Dargen con la sua rivisitazione dei testi in chiave rap riesce a farli suoi, facendoti dimenticare la versione originale del brano dopo pochi secondi; aiutato dallo stravolgimento delle basi, che da semplice sottofondo a memorabili parole, diventa punto focale del brano stesso. E’ un esperimento coraggioso e un po’ folle, ma che solo per questo merita un po’ di attenzione. Ma se accettate un mio consiglio, non limitatevi a un breve e fugace ascolto, soprattutto per coloro che queste canzoni le hanno viste nascere e crescere, date tempoal vostro orecchio di abituarsi, non rimarrete delusi.
DISPONIBILE IN FREEDOWNLOAD A:
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http://dargendamico.it/news/macrobiotics-nic-sarno-dargen-damico-balerasteppin/
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