Articolo di Nick Parisi, pubblicato per la prima volta su Nocturnia.
L’umanità è finalmente riuscita a colonizzare la Luna. Ma quella avvenuta è una colonizzazione quasi esclusivamente industriale. All’alba dell’anno 2110 gli abitanti del nostro satellite sono divisi in rigide classi sociali: da un lato i lavoratori comuni perennemente in lotta per la sopravvivenza, dall’altro capo ci sono invece i “Cinque Dragoni”, gli esponenti delle cinque famiglie più ricche e potenti della Luna, l’elite delle elite, coloro che detengono il potere assoluto sulle risorse energetiche lunari come l ‘elio, il ghiaccio o il carbonio, senza le quali, nemmeno la Terra riuscirebbe più a sopravvivere.
Il nuovo feudalesimo lunare sta però mostrando le sue orime crepe.
A complicare le cose contribuiscono anche le frequenti faide tra le 5 Famiglie, in particolare tra i Corta e i Mackenzie.
Tutto è cominciato decenni prima, quando una giovane immigrata dal Brasile è riuscita a strappare il monopolio dell’ Elio-3 alla Mackenzie Metals. Adesso Adriana Corta è a capo di un fiorente impero economico.
Qualcuno però sta tramando nell’ombra, adesso Adriana, i suoi cinque figli e i suoi nipoti sono tutti nel mirino.
Perdere la vita non sarebbe nemmeno il destino peggiore.
E questo è solo l’inizio.
Sono anni fortunati per le traduzioni italiane di Ian McDonald, dopo i successi di Desolation Road e de Il Fiume degli Dei, si può proprio dire che sia arrivata una fase di nuovo interesse da parte degli editori ed operatori nostrani nei confronti dell’autore britannico.
Da un lato sono in programma nuove traduzioni italiane di altri lavori inediti dello scrittore per conto di almeno tre diversi editori, ma questa estate all’interno della collana Urania Jumbo la Mondadori ha dato alle stampe uno dei romanzi più importanti scritti recentemente da McDonald.
Si tratta di Luna Nuova (titolo originale Luna: New Moon uscito in patria nel 2015) primo capitolo di una nuova trilogia, quella della serie di Luna.
McDonald è uno di quegli scrittori che da sempre riesce a sfuggire ad ogni classificazione, se è pacifico ed evidente che scriva fantascienza, da sempre l’artista rimescola le carte inserendo all’interno delle sue storie elementi di realismo magico mescolando poi il tutto con una profonda e straordinaria curiosità per la natura umana. Quella di McDonald è una narrativa profondamente imperniata di umanesimo, certo un umanesimo di ritorno, sempre profondamente funzionale alla trama ma pur sempre di umanesimo si tratta.
Aggiungiamogli poi una scrittura mai sciatta ma sempre profondamente raffinata ed abbiamo completato il quadro.
Se c’è una cosa in cui Ian McDonald eccelle infatti è proprio nella caratterizzazione dei personaggi e nella conseguente costruzione delle relazioni tra loro. Le creazioni dello scrittore britannico non sono mai monodimensionali, non agiscono seguendo vuoti schemi, non sono mere marionette ma creature tridimensionali che vivono, soffrono, amano, certo alle volte muiono anche.
Ma questo non avviene mai per puro e semplice sadismo dal momento che lo scrittore dimostra realmente di amare i suoi personaggi visto anche la cura che ci mette per delinearli.
Ma sui personaggi ci torneremo poi.
Ian McDonald
Inoltre l’autore da sempre ha dimostrato un altro grande interesse: quello per le nazioni emergenti.
Diverse sue opere infatti sono ambientate in paesi quali l’India o il Brasile, luoghi che l’autore non si limita ad usare come meri scenari, ma anzi ne utilizza le lingue, la cultura, le usanze trasferendole all’interno dei propri libri. Con Luna: New Moon McDonald compie un ulteriore passo in avanti creando una società lunare totalmente sincretica, figlia di tutte le culture e tutte le nazionalità che sono emigrate sul nostro satellite: il calendario della nuova società si basa su quello hawaiano, il linguaggio è un misto di diverse terminologie, dall’arabo allo yoruba, dal cinese al russo passando per il portoghese.
È davvero un mondo nuovo, un “brave new world” quello che si presenta, con le sue regole, prima tra tutte la rigida divisione in classe con i più poveri costretti a pagarsi l’aria ed i ricchi scandalosamente potenti, una comunità al contempo sessualmente liberissima dove la pansessualità è correntemente accettata. Lontanissima dalla Terra la comunità locale comincia ad essere animata da venti secessionistici che verosimilmente assumeranno maggior importanza durante i prossimi capitoli.
Ma Luna Nuova non è solo questo.
Luna Nuova è anche un racconto di esplorazioni, di una colonizzazione, delle difficoltà vissute dagli esseri umani nello Spazio.
Principalmente però è la cronaca di conflitti tra fazioni, di intrighi, del Potere quello con la “P” maiscola faticosamente raggiunto e poi perduto in un niente, di guerre e di morte.
E anche la Storia di una famiglia: i Corta.
Alcuni critici, visto l’alto numero di personaggi e di intrecci, si sono spinti a definire l’intero ciclo di Luna come una sorta di Game of Thrones ambientata nello Spazio, ad altri potrà ricordare una Telenovela aggiornata al terzo millennio.
Definizioni superficiali forse ma decisamente indovinate entrambe, dal momento che lo scrittore pare utilizzare al meglio gli insegnamenti ricevuti da tante narrazioni precedenti e da tante saghe familiari a lui precedenti.
E qui torniamo ai personaggi.
A una prima fugace analisi i Corta potrebbero apparire come la più classica delle famiglie disfunzionali ed in un certo senso lo sono anche, ma proprio perché sono una famiglia ognuno dei vari membri ha una sua personale storia da raccontare.
Dei Corta ci viene raccontato davvero tutto dall’immigrazione dal Brasile della matriarca Adriana, fino alla costruzione del loro impero industriale, passando ovviamente per i vari rapporti interpersonali.
Nessuno dei Corta dimostra di essere perfetto ma tutti rivelano ad un certo punto debolezze e inaspettati lati di umanità.
Questo vale per il primogenito (ed erede designato ) Rafael, per il secondogenito Lucas (probabilmente il personaggio meglio definito pur nella sua ambiguità morale), per l’avvocato Ariel, l’unica donna in mezzo a tanti fratelli maschi) spregiudicata nella vita e nel lavoro; per il guerriero Carlinhos e per Wagner il figlio ripudiato che vive in una comune il cui credo consiste nell’imitazione della vita dei licantropi.
Come scrivevo lo scalpitante Lucas risulta essere uno dei personaggi meglio definiti della saga, sia per le sue ambizioni di pretendente al trono, sia la sua particolare fedeltà familiare (nel romanzo ne verranno spiegati i motivi) e sopratutto il suo peculiare legame con Adriana e col proprio figlio Lucasinho.
Varrebbe la pena comprare Luna Nuova anche solo per leggere i monologhi di Lucas.
Il romanzo non annoia, restituisce il quadro di una società viva e vitale ed emoziona anche nelle sue frequenti scene d’azione.
Probabilmente con questa trilogia ci troviamo di fronte al lavoro della maturità artistica di Ian McDonald e potrebbe piacere anche ai non appassionati di fantascienza.
Resta da vedere se il secondo capitolo Luna: Wolf Moon annunciato in traduzione per l’anno prossimo, sempre nella collana Jumbo manterrà intatte tutte le aspettative nate con questo volume iniziale.
La storica foto ribattezzata “EarthRise” scattata dagli Astronauti dell’ Apollo 8 nel 1968. La Terra nascente vista dalla Luna ha un qualcosa di poetico.
P.S. Le cover del pur bravo artista Adam Burn lasciano qualche dubbio perché non sempre risultano in linea col contenuto dei romanzi pubblicati.
P.P.S. In appendice si trova il racconto La Guerra di Ain della torinese Enrica Zunic, si tratta di una ristampa in quanto l’opera è già stata pubblicata in un paio di occasioni. Comunque si tratta di una lettura consigliata. Per quanto mi riguarda La Guerra di Ain è uno dei racconti migliori mai scritti da un autore nostrano e il tema narrato è sempre attualissimo.
Autore: IAN MCDONALD
Titolo: LUNA NUOVA
Collana: URANIA JUMBO #3
Edizioni: MONDADORI
ISBN: 977818234365
Pag: 478 Copertina: ADAM BURN
Contiene anche il racconto: La Guerra di Ain di ENRICA ZUNIC
Edizione Cartacea: EURO 9,90
Edizione Digitale Kobo: EURO 7,99
Un Pioniere della Speculative Fiction IAN MCDONALD:
Nato a Manchester nel 1960, Ian McDonald si è affermato come uno degli autori di fantascienza più prolifici e acclamati della sua generazione. Trasferitosi presto nell’Irlanda del Nord, ha esordito come scrittore nel 1982, vendendo il suo primo racconto a una rivista di Belfast. Da allora, ha pubblicato una vasta gamma di opere, spaziando dai romanzi ai racconti brevi, che esplorano con ingegno e originalità tematiche complesse e attuali.
La sua narrativa si distingue per la capacità di mescolare elementi di generi diversi, dalla fantascienza hard al cyberpunk, fino al realismo magico, creando storie coinvolgenti e ricche di significato. Tra i suoi lavori più noti ricordiamo:
- “Il fiume degli dei” (2004), un’opera epica ambientata in un Brasile alternativo dominato da corporazioni e streghe guerriere, premiata con il Premio BSFA.
- “La moglie del djinn” (2006), un romanzo che mescola elementi di fantasy e urban fantasy, vincitore del Premio Hugo.
- “Luna: New Moon” (2015), un’opera di space opera che esplora temi di colonialismo e sfruttamento nello spazio.
McDonald ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua carriera, tra cui il Premio Philip K. Dick, il Premio Locus e il Premio Arthur C. Clarke.
1 Comment
Nick Parisi
Posted at 11:59h, 22 OttobreGrazie per tutto! Mi piace molto che ci sia collaborazione tra i nostri due siti.
Un saluto a tutti quanti.