I pugliesi La Biblioteca Deserta (Frediano Muolo, Francesco Palmitessa, Adriano Petrosillo, Fabrizio Corbacio) ritornano, a due anni di distanza dal già acclamato Travelling Without Gravity, con un disco che cambia (in parte) le precedenti coordinate sonore (più elettronica, più ritmo, canzoni più asciutte): Ever Pride, Ever Power, Ever Peace.
Il disco prende vita dalle note urgenti e ansiogene (in rapida esplosione) di Fragile, seguite da Troubled Kids e dai suoi affiatati intrecci di chitarra e batteria. Falter Falter, con i suoi artigli affilati, aggredisce con forza e veemenza (soprattutto nell’intenso ed incisivo finale), mentre Adaptive Memory, nonostante la vibrante drum machine alle spalle, apre a suoni più dilatati e delicati. Cage, infine, prima di sbriciolarsi in isterici e nervosi frammenti sonori, concede classici muri di chitarra, lasciando che a concludere siano i lunghi ma incalzanti suoni di We Were The Future e l’urgenza incontrollabile di Ever Glory.
Ever Pride, Ever Power, Ever Peace è uno di quei dischi in cui niente è fuori posto e dove tutto scorre incuriosendo e affascinando. Il suono è inevitabilmente figlio di certo post rock d’oltremanica (65daysofstatic, God Is An Astronaut), ma, assonanze a parte, colpisce in pieno il bersaglio. Un album da scoprire e divorare.
TRACKLIST:
01. Fragile
02. Troubled Kids
03. Falter Falter
04. Adaptive Memory
05. Cage
06. We Were The Future
07. Ever Glory