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Recensione : King Tuff – Smalltown stardust

Nuovo album di King Tuff al secolo Kyle Thomas, uno fra i compositori indie underground fra i più talentuosi e capaci della scena indie pop contemporanea.

King Tuff – Smalltown stardust

Nuovo album di King Tuff al secolo Kyle Thomas, uno fra i compositori indie underground fra i più talentuosi e capaci della scena indie pop contemporanea. il suo nuovo disco “Smalltown stardust” esce questo fine gennaio su Sub Pop Records ed è un piccolo capolavoro.

Kyle ha uno specialissimo talento per il pop di alta qualità, per l melodie robuste e molto piacevoli, per quell’impasto sonoro che piace anche a chi di solito il pop non lo ascolta.

King Tuff è amante dell’arte, della natura e della musica naturalmente e questo disco è un’ode a queste tre meravigliose muse ispiratrici. “Smalltown stardust” tratta molto bene dello spirito delle piccolo città al margine della natura, dove il verde è ancora più forte del cemento e attira molte emozioni e molta positività che si riversa in questa musica.

Le piccole cose sono spesso quelle che riservano grandi gioie e questo disco tratta di proprio di ciò, con una musica davvero scritta in maniera superiore, con un senso beatlesiano per la musica, un senso di forza e di bellezza che solo pochi scrittori di musica sanno creare.

La musica di King Tuff è solare ma sa descrivere anche le ombre, ne contorna i profili e ce li mostra sotto una nuova luce così che non ci possano far paura. Ascoltare questo disco è lasciarsi andare ad uno stupore genuino, ad un’esplosione di colori e di carezze, sembra di entrare in un ambiente che ci ama e che ci parla in maniera soffusa, calore e cura di noi stessi e di chi ci sta vicino.

Kyle possiede un tocco speciale che si può descrivere in tante maniere, ma quando ascolti pezzi come la canzone che ona il titolo al disco sembra davvero di essere in una dimensione diversa.  Poi si può scegliere di chiamarlo come si vuole, indie rock, pop, o chissà cos’altro, ma è un qualcosa che si avvicina ai mostri sacri della melodia, li affianca senza farsi travolgere dalle loro poderose onde e ci riporta indietro tantissimo.

La carriera dell’originario del Vermont è stata ed è un continuo e calmo crescendo, creandosi un buon numero di fedelissimi che hanno propagato il verbo, anche se nulla può essere come ascoltarlo direttamente. Nei nostri giorni digitali è difficile essere davvero colpiti in pieno da qualcosa, dato che oramai tutti o quasi hanno visto, sentito e letto tutto o quasi, ma i sono ancora prati dove nessuna scarpa e è arrivata, luci che non hanno ancora incontrato alcuna faccia, e dischi come questo che rinnovano la meraviglia che proviamo di fronte a certa musica, basta lasciarsi andare.

La voce di Kyle ci conduce in meandri dorati e caldi, in piccole città con le case di legno ancora in piedi, con persone piccole come noi, senza narrare le gesta di persone o cose che ci sono davvero troppo lontane. In questo disco lo spirito del pop è ovunque, e la produzione di  Sasami Ashworth in collaborazione con Kyle è fantastica. Si è creata della magia in casa di Kyle, dato che dal 202 l’ si sono registrati questo disco, quello di Sasami Ashworth e quello della sua campagna di casa Meg Duffy.

Un lavoro che possiede una facilità di ascolto incredibile e che si fa sentire tantissime volte, una meravigli che stupisce ancora.

King Tuff:

Bandcamp:

https://kingtuff.bandcamp.com

Twitter: https://twitter.com/KINGTUFFY

Facebook: http://www.facebook.com/kingtuffy

Instagram: http://www.instagram.com/kingtuffy

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