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Recensione : Kill Ritual – The Serpentine Ritual

Questo eccitante mix di metal old school dimostra quanto sia ancora possibile, per chi ne abbia le doti e le competenze, comporre musica di grande impatto senza dover ricorrere necessariamente ad acrobazie tecniche o a coacervi stilistici spesso dai risultati sconcertanti.

E’ possibile riprodurre uno stile musicale che molti ritengono sorpassato e da chiudere a chiave in uno scantinato, risultando ugualmente freschi e stimolanti?

La missione apparentemente impossibile riesce ai Kill Ritual, band losangelina formata da personaggi già conosciuti agli addetti ai lavori: The Serpentine Ritual presenta una sequenza di brani killer che sopperiscono al rischio dell’effetto riciclo con una potenza di fuoco e un songrwriting di livello elevatissimo.
Gli elementi che contribuiscono alla riuscita di questo lavoro sono diversi: in primis la prestazione dietro il microfono dì John “Crimson” Gibson, davvero degna dei grandi vocalist per potenza e versatilità, a seguire la compattezza e la precisione del resto della band nel proporre un sound tritaossa, dalla struttura tipicamente thrash, ma contemporaneamente ricco di melodie di stampo classic/power.
La title track inaugura l’album senza indugiare in intro atmosferici o amenità varie, afferrando subito alla giugulare l’ascoltatore per guidarlo in un percorso che ne metterà a serio rischio l’integrità fisica, causa headbanging furioso e continuato; Torn Down mostra il volto più melodico dei Kill Ritual, soprattutto nel ritornello che finirà per insinuarsi con insistenza nel nostro cervello, ma oggettivamente non c’è un solo brano che non offra spunti brillanti.
In ogni caso meritano una citazione anche Ambush, traccia con la quale i nostri esibiscono l’intero campionario delle proprie capacità, e Old School Thrasher, brano accompagnato da un video senza fronzoli e diretto come la musica del combo californiano.
Questo eccitante mix di metal old school dimostra quanto sia ancora possibile, per chi ne abbia le doti e le competenze, comporre musica di grande impatto senza dover ricorrere necessariamente ad acrobazie tecniche o a coacervi stilistici spesso dai risultati sconcertanti.
Un plauso infine al bravissimo Steven Rice che, oltre ad essere l’autentico motore dei Kill Ritual, si è dedicato con ottimi risultati anche alla produzione del disco, mixato da “un nome una garanzia” Andy LaRocque.
Kill or be killed !

Tracklist :
01. The Serpentine Ritual
02. Torn Down
03. Time To Kill
04. Ambush
05. Old School Thrasher
06. Coat Of Blood
07. Cold Hard Floor
08. Law Of The Land
09. Prisoner Of The Flesh
10. My Neighborhood (bonus track)

Line-up :
Steven Rice – Lead Guitar
Crimson (Josh Gibson) – Vocals
Wayne DeVecchi – Drums
Roberto Proietti – Guitar
Danyael Williams – Bass

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