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Kavanaugh Vs Ford: Riepilogo

Kavanaugh Vs Ford: Riepilogo: Luglio 2018, al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, viene consegnata una lista contenente i nom...

Kavanaugh Vs Ford: Riepilogo

Luglio 2018, al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, viene consegnata una lista contenente i nomi dei possibili candidati come giudice della corte suprema, incarico che dura a vita. In questo stesso periodo Christine Blasey-Ford, professoressa di psicologia clinica all’Università di Palo Alto e ricercatrice a Stanford, invia una lettera confidenziale ad Anna Eshoo, deputata per lo stato della California, a cui decide di raccontare un’orribile esperienza avvenuta con uno dei candidati nonché favoriti: Brett Kavanaugh. Christine racconta nella lettera di come il giudice federale abbia tentato di stuprarla ad una festa quando erano ancora adolescenti, insieme all’amico Mike Judge e di come lei sia riuscita ad evitare che la situazione precipitasse: la dottoressa infatti ha confessato che a causa delle sue urla Brett le coprì la bocca nel tentativo di ammutolirla, ma col rischio di soffocarla, paura che ha perseguitato la donna anche dopo che finì tutto.

Nel momento in cui Trump dichiara la nomina definitiva di Kavanaugh Eshoo e Ford si rivolgono a Feinstein, senatrice della California, la quale accoglie la confessione di Ford e promette di non farne parola a meno che non sia lei stessa a voler render pubblico l’accaduto.

A settembre esce un articolo sul Washington Post in cui Ford rende pubblica la sua esperienza. Il posto alla corte suprema di Kavanaugh viene decisamente minacciato dalle accuse di Ford e per questo entrambi devono dare testimonianza della loro versione dei fatti davanti ai senatori americani.

I senatori democratici si sono sforzati di dar voce alle ragioni della dottoressa, ma quelli repubblicani, in particolare Lindsay Graham, hanno accusato i democratici di aver costruito una farsa al solo scopo di infangare il buon nome della famiglia Kavanaugh e sperare di vincere le elezioni nel 2020. L’aggressività, o meglio una buona dose di mancato rispetto è stata evidente nel giudice accusato, che alla domanda “ ha mai bevuto così tanto da non ricordare cosa fosse successo la sera prima?” della senatrice Klobuchar del Minnesota ha risposto “non so, a lei è mai successo? Me lo dica, sono curioso”.

Ciononostante, con un risultato di 48 contro e 50 voti a favore Kavanaugh è stato confermato come giudice della corte suprema sabato 6 ottobre 2018.

Potrebbe sembrare incredibile e assolutamente improbabile lasciare che un giudice solo sospettato e accusato di molestie sessuali da altre due donne oltre a Christine, si prenda il posto più prestigioso della giustizia americana e che possa detenerlo a vita. Eppure i conti tornano nel momento in cui si osserva che più della metà dei senatori che hanno deciso del destino di Brett e Christine sono repubblicani nonché indubbiamente in linea con i punti saldi di Trump e Kavanaugh: difesa strenua del secondo emendamento e politica rigorosamente antiabortista.

Non è stato solo questo giudice a rivelarsi una delusione però, per la verità anche il presidente degli Stati Uniti ha dato sfoggio di una grande insensibilità nonché di incapacità di trattare casi delicati come questo. Dopo le udienze infatti ha cominciato a elogiare Brett e a fare ridicole imitazioni della dottoressa Ford durante la sua testimonianza. Che fosse una sorta di rivalsa dopo la figuraccia alle Nazioni Unite? Anche se fosse così non è certo giustificabile da parte di un presidente che dovrebbe prendersi cura di un suo cittadino, prendersi invece gioco di lui.

Con quest’episodio però, tanto carico di maleducazione e mancanza di rispetto quanto la testimonianza di Kavanaugh, le direzioni in cui l’America ha deciso di muoversi sono sempre più chiare.

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