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Recensione : Kandodo – K2o

Kandodo è un progetto di Simon Price, noto per essere membro del gruppo inglese The Heads, con alle spalle una carriera ventennale, e con all'attivo una vasta produzione musicale.

Kandodo – K2o

Questo è un progetto sicuramente più personale ed introspettivo, una vista laterale sul musicista e la sua musica, che si discosta dall’heavy psych in favore di una ricerca più sperimentale e multiforme, all’insegna di ritmi più lenti, una psichedelia in slow-motion, accompagnata da fuzz e dilatazioni.

k2o è il secondo full-length sotto il nome Kandodo, (dopo il self-titled del 2012) e segna un notevole passo avanti per la creatura del chitarrista Simon, con un sound meno drone e più psichedelico. Price riesce in questo sophomore a creare un equilibrato, armonioso e coinvolgente amalgama di queste due componenti, attraverso due fedeli alleati: Fender Mustang e Microkorg.

Una nota della Thrill Jockey definisce la musica di questa raccolta come psichedelia liquida, un termine che effettivamente calza piuttosto bene; è un flusso sonoro quasi senza tempo, proiettato verso l’orizzonte come nella copertina, con ampie dilatazioni di chitarre e tastiere quasi droniche.
Simon Price in alcune parti si avvale anche del contributo alle percussioni di Wayne Maskell, anche lui membro degli Heads.

Si comincia con Slowah, un’intro maestosa, quasi epica, che conduce e proietta in un’atmosfera lisergica e fantastica, un’altra dimensione. Grace And ha invece i tratti caratteristici di un brano post-rock pucciato in un calderone di psichedelia e drone rock, dall’incedere lento, in attesa di un’esplosione che non arriva mai. Ci pensa un interludio, Waves, che tanto poco sembra quadrare in questo paiolo di dilatazione e distorsione psichedelica, ma che serve ad allentare la tensione, con le field recordings di una non precisata località costiera italiana. Field recordings che compaiono anche in varie altre parti del disco, anche nelle registrazioni in sottofondo della precedente Grace And. Si prosegue ora con la lunghissima Kandy Rock Mountain,la cui intro potente si scioglie presto in un ritmo dall’incedere più lento e cadenzato, ipnotico e avvolgente, anche qui sempre nell’attesa di un climax che non arriva mai. Con July 28th proseguiamo su questo canovaccio, l’estasi ipnotica prosegue, e ci conduce verso la fine della raccolta, perchè manca più un brano, ma qui arriva la sorpresa…
Perchè Swim Into The Sun è un’incredibile jam da ben ventidue minuti, che occupa tutto il lato B del disco, un capolavoro di psichedelia rock, energico ma sempre misurato. con quel ciclico e incalzante battito motorik (o motoring?) che ne scandisce il ritmo, su cui si innestano le schitarrate di Simon, in un’atmosfera non troppo esplosiva perchè vagamente ovattata da un suono quasi lo-fi. Se si ascolta il disco e si riesce ad andare fino in fondo a questa maratona psichedelica che è Swim Into The Sun, se si pensa che la base di questa imponente traccia fu registrata su cassetta sul walkman di Price per poi venire progressivamente ampliata e costruita per un tempo di ben due anni, prima di giungere alla sua versione definitiva … Beh, allora mi sembra che si possa dire che tutto il disco sia un climax ascendente che conduce verso questa traccia e culmina con essa. Stiamo parlando di un pezzo che rappresenta probabilmente una delle opere più significative di Simon Price.

In alcune parti può risultare un po’ pesantuccio, ma non fermarsi al primo ascolto e saper cogliere alcune parti davvero pregevoli e significative, oltre al prendersi tutto il tempo che serve per ascoltare la maestosità di Swim Into The Sun, può davvero farci apprezzare questo k2o.

Tracklist:
1. Slowah
2. Grace And
3. Waves
4. Candy Rock Mountain
5. July 28th
6. Swim Into The Sun

kandodo – july 28th from Thrill Jockey Records on Vimeo.

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