Opera ipnotica e psichedelica che conduce a pianeti lontani nel solco dei Kraftwerk, e più in generale del caro vecchio kraut rock.
I Jupiter Lion sono stati fondati nel 2011 da Sais al sintetizzatore e voce, Jose Guerrero al basso, e Gonzo In Vegas alla batteria. Sais e Gonzo sono due dj ben noti nella Communidad Valenciana, e hanno le idee molto chiare. A loro si è poi aggregato Jose, che tra gli altri, suona con i Betunizer che abbiamo recensito molto positivamente qui https://www.iyezine.com/recensioni/1840-betunizer-boogalizer.htm . Il risultato è un disco clamoroso di musica fortemente additiva, che ti trascina in un trip lisergico dall’inizio alla fine. Le coordinate sono appunto quelle del kraut rock.
Tutto il disco è un collage di suoni morbidi, loop onirici, che usano la musica come mezzo sciamanico per la rivelazione ultima. “Jupiter Lion” è un disco che sarebbe stato ottimo negli anni settanta, ma nell’epoca attuale è ancora meglio, poiché riporta il discorso su coordinate più semplici ma molto più genuine ed efficaci. Il kraut rock, che come tutte le definizioni musicali vuol dire tutto o niente, è stato il movimento tedesco e non che faceva psichedelia in maniera più minimale rispetto ad altre situazioni. I suoni erano più secchi rispetto ad altri gruppi, ma intatto rimaneva intatto lo spirito. Dal quel suono sono poi partite infinite diramazioni, anche le meno ovvie, come i Kraftwerk. I Jupiter Lion sono una costellazione di musica cosmica, un ruggito d’universo racchiuso in un dischetto. Sembrerebbe incredibile che due dj abbiano composto un capolavoro suonato, ma i dj sanno stupirci come e più dei musicisti tout court.
Un viaggio altamente consigliato per un disco senza scadenza, da risentire senza sosta.