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Recensione : In Autumn – What’s Done Is Done

Il sound offerto dagli In Autumn oscilla tra il death melodico, il post metal e il doom atmosferico, creando un connubio ben congegnato attraverso una decina di brani relativamente brevi ma efficaci e ben bilanciati tra aggressività e melodia, con la costante alternanza tra clean e harsh vocals.

In Autumn – What’s Done Is Done

Gli In Autumn, band veneta attiva dall’inizio dello scorso decennio, giungono al terzo full length con What’s Done Is Done; come già accaduto anche in occasione dei due precedenti lavori (Reborn del 2013 e Greyerg del 2018) va annotato un avvicendamento alla voce con l’approdo al ruolo questa volta da parte di Giuliano Zippo, cantante esperto e autore di una prova versatile, mentre per il resto il gruppo verte sempre sul nucleo storico formato da Cristian Barocco (chitarra e tastiere), Diego Polato (basso) e Marco Liotto (batteria).

Il sound offerto dagli In Autumn oscilla tra il death melodico, il post metal e il doom atmosferico, creando un connubio ben congegnato attraverso una decina di brani relativamente brevi ma efficaci e ben bilanciati tra aggressività e melodia, con la costante alternanza tra clean e harsh vocals.

Personalmente devo ammettere che preferisco i momenti in cui la band rallenta i ritmi e, pur riconoscendo che si tratta appunto di un problema di gusto soggettivo, resto dell’idea che è proprio in tali frangenti che emergono i tratti più personali e coinvolgenti della band vicentina. Ciò detto, What’s Done Is Done è decisamente un’opera pregevole che ha tutto per gratificare gli estimatori di queste sonorità; la title track, Lucid Dream e Despised By Life sono le canzoni che, a mio avviso, spiccano in una tracklist comunque compatta e apprezzabile in toto, sintomatica di un ritorno senz’altro riuscito.

2024 – My Kingdom Music

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