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Recensione : Heretique – De Non Existentia Dei

Non solo metal estremo ma molti inserti atmosferici di un'intensità sopra le righe che formano un lavoro vario e coinvolgente, in cui si respira insana malignità

Il death metal dalle reminiscenze black e dai contenuti fortemente anticristiani e guerreschi è molto diffuso nell’est europeo, tanto da considerare alcune delle band provenienti da quei paesi ( specialmente dalle terre polacche)tra ii maestri indiscussi di questa corrente estrema.

Con gli storici Behemoth a tirare le fila di questo esercito del male, non sono poche le realtà estreme che in ambito underground si sono imposte all’attenzione degli addetti ai lavori, forti di una proposta senza compromessi che amalgama con risultati devastanti il death metal old school, soffocante e pregno di potenza monolitica, con la furia iconoclasta del famigerato black metal.
De Non Existentia Dei ne è un buon esempio, secondo lavoro sulla lunga distanza di questi sacerdoti neri, al secolo Heretique, che, nella cattedrale alzata all’oscuro signore, svolgono le loro blasfeme liturgie.
Attivo da quasi dieci anni, il gruppo polacco aveva già lasciato ai famelici posteri un primo lavoro dal titolo Ore Veritatis uscito quattro anni fa.
Le campane della cattedrale di ossa sono tornate a battere il loro funebri rintocchi ed il nuovo lavoro conferma la totale brutalità oscura della musica creata dal combo, death metal feroce, reso delirante e terrorizzante da spunti black e doom, nero inno al maligno e totale mancanza di umana pietà.
Non solo metal estremo ma molti inserti atmosferici di un’intensità sopra le righe che formano un lavoro vario e coinvolgente, in cui si respira insana malignità tra brani disturbanti e malefici.
Un ottimo lavoro chitarristico, sia nelle parti estreme che nei momenti di spettrali armonie acustiche, un massacro la prova della sezione ritmica, ed un cantato che alterna growl brutale a schizoidi parti in scream non fanno che alzare il mood estremo e diabolico di questo lavoro, valorizzato da ottimi brani come Sweet Stench of Rotting Human Flesh, Dimension e Spiritus Antichristi.
Behemoth e Morbid Angel sono i gruppi a cui la band fa riferimento, creando un armageddon di note luciferine dall’alto potenziale satanico.
Se siete amanti del genere l’album è altamente consigliato, puro male in musica.

TRACKLIST
1. Chimera
2. Sweet Stench of Rotting Human Flesh
3. De Non Existentia Dei
4. Dying in Hate
5. Following Through
6. Dimension
7. Czarna polewka
8. From the Black Soil
9. Unknown Whispers
10. Spiritus Antichristi
11. The Raven
12. End of Transmission

LINE-UP
Wojciech “Zyzio/Wojtas” Zyrdoń – Bass
Grzegorz “Igor” Piszczek – Drums
Piotr “Peter” Odrobina – Guitars
Grzegorz “Celej” Celejewski – Guitars, Vocals
Marek “Strzyga” Szubert – Vocals

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