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Recensione : Hella – The Devil Isn’t Red

Hella - The Devil Isn't Red: Dopo l'uscita del primo album "Hold your horse is" datata 2002 ed una serie di mini ep e 12" giunge finalmente alle nost...

Hella – The Devil Isn’t Red

Dopo l’uscita del primo album “Hold your horse is” datata 2002 ed una serie di mini ep e 12″ giunge finalmente alle nostre orecchie il secondo interessante album “The devil isn’t red” degli Hella, sempre su 5RC records. Questo strabiliante giovanissimo duo californiano di Sacramento è formato da Zac Hill alle batterie visto che dal vivo ne utilizza due) e Spencer Seim alla chitarra: totally incredibly instrumental only..grande capacità tecnica di entrambi mai fine a se stessa, strutture ritmiche complesse tipiche dei primi Don Caballero/King Crimson e schizofrenie alla Ruins e Dillinger Escape Plan con una tensione costante, a volte quasi eccessiva ma mai banale.Mentre il primo album è più derivativo “The devil isn’t red” rappresenta un notevole progresso dal punto di vista dei suoni, meno distorti e zanzarosi ma più taglienti, e della struttura ritmica più omogenea ed originale. Da segnalare anche varie collaborazioni in altri progetti con Deftones, Cex, Dismemberment Plan e Kid 606.A mio avviso la cosa più importante è che questi due pazzi stanno casualmente e genuinamente tracciando nuove strade del rock sperimentale insieme ad altri gruppi come ad esempio Oxes, Cheer Accident e Giddy Motors: quindi.. godiamoci l’inferno che è appena arrivato.

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