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Recensione : Graveyard Of Souls – Shadows Of Life

L’album ha il difetto di perdere un po’ in intensità nella sua seconda parte e l’uso di un growl abbastanza piatto alla lunga certo non aiuta, ma resta il fatto che i Graveyard Of Souls, alla fine, ci offrono tre quarti d’ora di musica oltremodo gradevole.

Graveyard Of Souls – Shadows Of Life

I Graveyard Of Souls sono una band spagnola di recente formazione dedita a un death-doom melodico dagli evidenti rimandi novantiani.

Raul e Angel, che non sono certo musicisti alle prime armi e che sono attivi anche con le death band Authority Crisis e Mass Burial, in questo loro disco d’esordio sfogano evidentemente il loro lato più malinconico, oltre all’esplicita devozione verso le sonorità che portarono in auge, tra gli altri, i primi Tiamat (quelli fino a “Clouds”), i Crematory e, per chi se li ricorda, i Godgory.
Quindi più che di death-doom, per Shadows Of Life, potrebbe essere più appropriato parlare di death melodico, però nella sua accezione più oscura e comunque piuttosto lontana da quello che conosciamo anche come “Gothenburg Sound”.
Detto questo, l’esordio dei Graveyard Of Souls non arriverà a stravolgere le gerarchie dei sottogeneri citati, ma si segnala come un’opera ben più che dignitosa anche se, probabilmente, si rivelerà di maggiore interesse per i “diversamente giovani”, come il sottoscritto, che vissero quell’epoca già in età adulta.
Il lavoro della coppia iberica si fa apprezzare per la sua genuinità, unita ad una serie di melodie azzeccate, il tutto realizzato tramite un approccio piuttosto naif e privo di particolari raffinatezze stilistiche ma ugualmente efficace: brani come la title-track o la successiva Dreaming Of Some Day To Awake convincono grazie a linee chitarristiche capaci di imprimersi nella memoria senza eccessive difficoltà e la stessa cover di Mad World dei Tears For Fears, operazione dal notevole rischio di effetto boomerang, viene proposta in una maniera piuttosto credibile.
L’album ha il difetto di perdere un po’ in intensità nella sua seconda parte e l’uso di un growl abbastanza piatto alla lunga certo non aiuta, ma resta il fatto che i Graveyard Of Souls, alla fine, ci offrono tre quarti d’ora di musica oltremodo gradevole.

Tracklist :
1. Genesis
2. Shadows of Life
3. Dreaming of Some Day to Awake
4. Memories of the Future (We Are)
5. Follow Me
6. Mad World
7. Solitude’s My Paradise
8. Dead Earth
9. There Will Come Soft Rains

Line-up :
Raúl
Angel

GRAVEYARD OF SOULS – Facebook

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