Techinical death metal proveniente dalla madre Russia, devastante ed intricatissimo, suonato bene ma con qualche difettuccio qua e là nel songwriting, questo risulta il terzo full length dei Grace Disgraced, massiccio gruppo estremo che vede dietro al microfono la gentil donzella Polina Berezko, una bestia indomita che vomita growl come un orco in preda alle convulsioni.
Lasting Afterdeaths arriva dopo undici anni dalla fondazione del gruppo, che aveva già licenziato un ep nel 2009 (Materialized Expectation), il primo album Enthrallment Traced nel 2012 e lo scorso anno The Primal Cause: Womanumental.
Più o meno dopo dodici mesi arriva questo mastodontico lavoro, quasi un’ora di metallo estremo molto tecnico, leggermente prolisso, ma prodotto perfettamente e meritevole d’attenzione per i fans del genere.
Niente che non faccia drizzare le orecchie, le trame di Lasting Afterdeaths sono state fin troppo abusate, ma per chi adora il genere l’ascolto non manca di farsi interessante con lo scorrere dei passaggi.
Davvero notevole la padronanza dei toni brutali della singer, ottima la tecnica dei vari musicisti, ma leggermente piatto come detto il songwriting, così che i brani tendono ad assomigliarsi tra loro.
Non facile, invero, mantenere le redini del sound in un genere dove è la tecnica individuale la vera protagonista, e non sono poi così tante le band che riescono nell’impresa di far coesistere la mera tecnica alla forma canzone.
Poco male per gli amanti dei vorticosi cambi di tempo, con solos che si incrociano tra loro come serpenti in amore, e brutalità deviata da labirinti musicali da cui senza la giusta attenzione diventa difficile uscirne.
Sono bravi i Grace Disgraced e si specchiano chiedendo chi sono i migliori del reame, lo specchio magico risponderà loro assecondandoli, noi invece li invitiamo a curare maggiormente il songwriting per far crescere ancora di più la loro musica.
Un buon ascolto per gli amanti di Suffocation, Death e le maggiori realtà del technical death metal.
TRACKLIST
01. Grave Among The Stars
02. Childhood Of The Dead
03. Wheels DemÆnical Spin
04. The Mute
05. Part Of The History
06. Captured In Snow
07. What Hide The Woods Of Gevaudan
LINE-UP
Polina Berezko – Vocal
Aleksandr Klaptsov – Guitars
Pavel Semin – Bass
Andrey Ischenko – Drums
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