iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Gli Shakers – Tu Cosa Fai, Non Balli?

Bravi ma inconsistenti, non fanno proprio per un grebano come me

Gli Shakers – Tu Cosa Fai, Non Balli?

Visti in fotografia gli Shakers sono veramente stilosi vestiti tutti allo stesso modo come i miei amatissimi (International) Noise Conspiracy e questo a me amante dei piccoli grandi particolari ha subito colpito positivamente.

Forse è proprio per questa mia prima positiva impressione che ho nutrito per loro grandi aspettative. Aspettative che ahimè sono state quasi del tutto disattese all’ascolto di questo loro album. Prendiamo ad esempio il brano d’apertura Zombie Boyfriend, parte come un pezzo garage-punk di grande impatto e tutto andrebbe a meraviglia finché non entra in scena la voce; sia chiaro non che il cantato sia così terribile, anzi è piuttosto ben impostato, solo che a mio parere non c’entra nulla con il suono della band, è piatto e pulito e sembra assai più adatto ad un gruppo commerciale come i Subsonica che per un gruppo rock’n’roll. Sarà che la mia passione sono gruppi come Cramps e Mummies ma una voce così non mi convincerà mai. Discorso analogo si potrebbe fare per Quanta Splendida Follia che inizia alla grande per poi essere penalizzata anch’essa dal solito non trascurabile dettaglio sopracitato. La scelta di coverizzare un brano già di per sé molto bello come Lamette di Donatella Rettore oltre ad apparire un po’ ruffiana finisce per ritorcersi contro al gruppo in quanto la versione fornita si rivela parecchio inferiore all’originale. Gli altri pezzi invece fluttuano tutti in una mediocrità desolante senza fornire nessun elemento di spicco. Anche i testi che vorrebbero apparire divertenti mi suonano piatti e banali. Sinceramente penso che questo mio giudizio negativo impensierirà assai poco gli Shakers cui auguro tutte le fortune di questo mondo, certo che il loro approccio così easy possa procurargli non pochi apprezzamenti ed occasioni per esibirsi dal vivo, ma questo disco non fa proprio per me. Come diceva il mio adorato Lester Bangs . Che poi in quanto a scrivere lui valesse me quanto Perin valga Puggioni come portiere, beh questo è tutto un altro discorso.

TRACKLIST
1) Zombie Boyfriend / 2) Chi Credete Che Siamo? / 3) Me Ne Vado A Kathamandu / 5) Come Bonny & Clyde / 6) Gira Ancora / 7) Filicudi Surf / 8) Solo Chi Ama Sopravvive / 9)Lamette / 10) Quanta Splendida Follia / 11) Un Posto Che Non C’è

LINE-UP
Matteo Rubino – Voce / Maury Lee – Tastiere / Raffaello Migliarini – Batteria / Michele Di Leo – Chitarra / Luca Ulvini – Basso

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Muddy Worries Fucked Up

Muddy Worries Fucked Up

la vera forza dei Muddy Worries è quella di essere poliedrici, di saper contaminare le loro canzoni con varie influenze restando assolutamente credibili.

The Brightest Room

The Brightest Room – Omonimo

Nel caso dei Brightest Room, dei quali ho avuto la fortuna di seguire la crescita artistica, si può, con cognizione di causa, parlare di questo nuovo lavoro come quello della completa maturità.