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Recensione : Eversin – Tears On The Face Of God

“Tears Of The Face Of God” appare ricco di spunti interessanti ma spesso slegati dal contesto generale; non c’è dubbio che gli Eversin siano in grado di esibirsi in diversi passaggi di indubbia efficacia, ma è proprio nella sua resa d’insieme che questa loro fatica, al termine dell’ascolto, lascia sensazioni discordanti.

I siciliani Eversin ritornano con questo loro ultimo lavoro, dopo l’ esordio “Divine Distopia” del 2010, anche se in realtà, considerando l’ anzianità di servizio maturata con il loro precedente monicker Fuoco Fatuo, i nostri sono ormai sulle scene da oltre un decennio.

Quindi non è certo l’ esperienza a fare difetto alla band agrigentina, ma nonostante ciò Tears On The Face Of God si rivela tutto sommato un’occasione persa; vediamo perché.
Se dal punto di vista compositivo non mi sento di muovere particolari appunti all’operato del trio, avendo apprezzato il loro power-thrash riconducibile a un mix di Annihilator, Iced Earth e Nevermore, ai quali aggiungerei i meno noti Into Eternity, è la sua realizzazione che in certi frangenti non convince del tutto: in primis la voce appare troppo forzata sui toni alti e in generale non riesce quasi mai ad essere sufficientemente espressiva, mentre l’esecuzione strumentale alterna passaggi davvero eccellenti ad altri che paiono volersi spingere oltre le comunque buone doti tecniche dei musicisti.
Le prime quattro tracce (fatta salva l’intro For the Glory of Men) sono emblematiche di questa discontinuità che caratterizza il disco: Prophet of Peace è un brano che lascia perplessi per la sua frammentarietà e lo stesso accade in Nuclear Winter, contrariamente a Nightblaster che, forse anche per il contributo vocale di Tony “Demolition Man” Dolan, si rivela uno degli episodi più trascinanti del disco assieme alla title-track, impreziosita da ottimi assoli di chitarra. Né Death Inc. né la conclusiva Under The Ocean riescono a elevare l’album a un livello superiore mentre The Tale of a Dying Soldier è oggettivamente un altro bel brano nel quale purtroppo la voce costituisce nuovamente il punto debole.
Al di là di tutto, Tears Of The Face Of God appare ricco di spunti interessanti ma spesso slegati dal contesto generale; non c’è dubbio che gli Eversin siano in grado di esibirsi in diversi passaggi di indubbia efficacia, ma è proprio nella sua resa d’insieme che questa loro fatica, al termine dell’ascolto, lascia sensazioni discordanti.
Sufficiente, ma questa è una band che può fare sicuramente molto meglio.

Tracklist :
1. For the Glory of Men
2. Prophet of Peace
3. Nightblaster
4. Tears on the Face of God
5. Nuclear Winter
6. Death Inc.
7. The Tale of a Dying Soldier
8. Under the Ocean

Line-up :
Ignazio Nicastro – Bass
Giangabriele Lo Pilato – Guitars
Angelo Ferrante – Vocals

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