I Donamorte, nonostante un monicker che potrebbe far presagire sonorità riconducibili ad altri generi musicali, sono in realtà un trio dedito ad un dark elettronico al cui interno vengono miscelati, con sorprendente abilità, i ritmi ballabili dell’EBM meno commerciale, che ne costituisce l’elemento portante, sferzate industrial riconducibili a certe incarnazioni dei Nine Inch Nails e le pulsioni gothic-rock dei Paradise Lost di “hostiana” memoria.
In effetti, se la title-track apre le danze, nel vero senso della parola, mostrando fin dalle prime note le indiscutibili doti di questi musicisti, la successiva Can’t You Feel It si colloca subito nella scia della band di Mackintosh e co., almeno nel chorus, mentre la successiva End of Your Reign è la tipica traccia in grado di mietere vittime nei più oscuri dancefloor.
Se vogliamo, è proprio questa alternanza di spunti a caratterizzare l’intero album, anche se i Donamorte non disdegnano neppure incursioni su terreni meno convenzionali, come avviene nella horror-sperimentale Necronomicon.
Peraltro, va dato ulteriore merito alla band calabrese di non indulgere troppo spesso in soluzioni scontate o di facile presa e in tal modo il disco, pur risultando gradevole già al primo impatto, conserva una sua profondità che lo rende sempre più apprezzabile ad ogni successivo ascolto.
Si susseguono, così, tracce di eccellente qualità tra le quali spiccano I’ll Be Dust, Psycho End, l’emozionante I Want to Escape e la conclusiva Charade, magnifico atto di congedo per un lavoro francamente inattaccabile su ogni fronte,
Gemini è un lavoro dal respiro internazionale e non può essere certo casuale il fatto che i Donamorte abbiano già ricevuto diversi attestati di stima proprio in Germania, storicamente nazione guida per questo tipo di sonorità; il terzetto è giustamente ambizioso, oltreché fermamente convinto delle proprie notevoli potenzialità e questo, in un ambiente musicale afflitto da un irrimediabile provincialismo come quello italiano, può aver alienato loro qualche simpatia.
Se è vero che mantenere un profilo basso può far guadagnare qualche amico (e qualche voto) in più, fanno comunque bene i Donamorte a cercare di porsi col giusto piglio all’attenzione di un paese culturalmente appiattito come il nostro, nella la speranza (auspicabilmente non vana) che venga finalmente ridestato dal proprio torpore.
Tracklist:
01. Gemini
02. Can’t You Feel It
03. End of Your Reign
04. Down Down
05. I’ll Be Dust
06. Psycho End
07. In the Woods
08. Necronomicon
09. D.r.e.d.a.
10. I Want to Escape
11. Accept and Understand
12. Charade
Line-up:
Armand Donamorte: vocals
Garmo: loops, keyboards and programming
Kaos K: guitars
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