Quante volte abbiamo nominato la famosa sacra triade del thrash metal teutonico, Sodom-Kreator-Destruction, per descrivere le opere di giovani metallari alle prese con il sound che queste icone del metal estremo hanno reso immortale ?
Una scuola quella tedesca che, diversamente da quella statunitense, ha sempre viaggiato su territori estremi, amalgamando il thrash con lo speed e lasciando all’aggressione tout court il compito di spezzare colli ai metallari da almeno una trentina d’anni.
Under Attack è l’ultimo figlio dello spirito santo della sacra triade, i Destruction di Schmier, un razzo impazzito lanciato per distruggere pianeti, un meteorite di metallo devastante che si abbatte sulla terra ed appunto distrugge ogni cosa.
Possiamo sicuramente sorvolare su accenni alla storia di questa storica band, se non conoscete il trio di Lorrach non potete considerarvi veri metallari, ed il fatto che questo nuovo lavoro non si discosti di una virgola dai precedenti lavori risulta solo un dettaglio.
Il thrash metal teutonico di cui il gruppo è maestro non richiede idee originali o grosse novità, per essere apprezzato dagli ascoltatori serve un songwriting sopra la media, un impatto devastante e tanto mestiere, e la band non difetta di alcuna di queste virtù, confezionando un album che semplicemente è legge per chiunque ami il genere.
Un gruppo che non conosce il passare degli anni, questi sono i Destruction del 2016, ed il nuovo album spara dieci missili terra aria, di thrash metal veloci come la luce, accompagnati dal drummer granitico Vaaver, dalla sei corde che trafigge con solos che sono schegge impazzite che cadono sul pianeta e dalla voce inconfondibile di uno Schmier, signore e padrone di un certo modo di concepire il metal d’assalto.
Un assalto appunto che inizia e termina senza un caduta di tono, nemmeno un minuto da poter considerare un riempitivo, mentre i testi che accompagnano questa famigerata decina di songs, dimostrano come questi inesauribili thrashers sono sul pezzo rispetto alle problematiche di questo inizio millennio (terrorismo, corruzione e cyberbullismo).
Compatto, oscuro, bestiale, una battaglia senza tregua, questo è Under Attack, aperto dalla bellissima title track e colmo di pregiati pezzi di thrash old school perfettamente a suo agio in questi anni di modern metal, come Pathogenic o Dethroned, due bolidi metallici che senza freni travolgono, precisi e perfetti nel regalare violenza musicale, o presi per la gola dalla perfezione di Conductor Of The Void e Generation Nevermore, picchi qualitativi di questo mostruoso lavoro.
I gruppi storici, di solito, vivono di luce riflessa emanata dalle opere che li hanno resi famosi, non il gruppo tedesco che con Under Attack scrive una delle sue pagine più importanti, confermandosi, e non poteva essere altrimenti, come gruppo guida del thrash metal europeo.
TRACKLIST
1. Under Attack
2. Generation Nevermore
3. Dethroned
4. Getting Used to the Evil
5. Pathogenic
6. Elegant Pigs
7. Second to None
8. Stand Up for What You Deliver
9. Conductor of the Void
10. Stigmatized
LINE-UP
Schmier – Basso, Voce
Mike – Chitarra
Vaaver – Batteria
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